vincenzo-nibaliVincenzo Nibali oggi correrà la Milano-Sanremo. E Chissà se giù dal Poggio metterà di nuovo tutti in fila come fece due anni fa, quando in via Roma ci arrivò da solo controllando il gruppo che stava tornando sotto alle sue spalle. La Sanremo non c’è e per il ciclismo non è primavera. Ma forse non lo per nessuno, sospesi come siamo alla ricerca di una normalità che ci manca nella nostra quotidianità e nei nostri riti. E la Sanremo è uno dei riti dello sport che restano e che scorrono a scandire gli anni che passano. Gino, Fausto, Eddy, Roger, Beppe e Francesco, Fabian e Julian una storia infinità che oggi più che mai si ha voglia di riempire con il tassello che mancherà, magari riguardano una replica in tv, magari rileggendo un pezzo di Gianni Mura che proprio oggi se ne va  lasciando un altro grande vuoto da riempire, o forse provando a mettersi sui rulli in una sfida virtuale che ciclismo non è ma che serve a restare in sella. E Vincenzo c’è. C’è sempre questo ciclista che negli anni ha capito che, per lo sport del nostro Paese, è molto di più. E’ una maglia azzurra, un capitano, una speranza   quando c’è una classica, un Giro, un Tour, un mondiale o un’olimpiade su cui puntare. Ha imparato a mettersi sulle spalle un Paese che pedala e a volte, come in questi giorni, non sa dove andare. «È un momento strano perchè nessuno sa quando ricominceremo a correre – raccontava ieri du Facebook il 35enne campione messinese della Trek-Segadredo  – Penso che tutti gli altri corridori si sentano allo stesso modo e si facciano le stesse domande, ma non ci sono risposte facili e sembra inutile allenarsi senza un obiettivo». Vincitore in carriera di Giro, Tour e Vuelta la settimana scorsa è arrivato quarto alla Parigi-Nizza.  Ora è fermo.  Tour, Giro, classiche, tutto da decidere anche se i Giochi olimpici restano un obbiettivo, forse una fissa dopo la caduta e quella spalla rotta a Rio: «Le Olimpiadi si svolgono solo ogni quattro anni, quindi devono essere considerate importanti- spiega-  Vedremo se si faranno o se dovremo aspettare un anno. Non credo che far slittare le Olimpiadi al 2021 sia una cattiva idea. Quest’anno ho 35 anni, quindi potrebbero essere ancora alla mia portata”.