Dal Tour alla Tirreno: ciclismo nel frullatore
In questa estate dove il ciclismo si rincorre, si accavalla, cerca di salvare le grandi corse riprogrammandole in date improbabili è tutto un concentrato di grandi classiche e grandi Giri che si dividono ciò che resta della loro storia, sponsor e grandi campioni. Un grande frullatore di tappe, gran premi della montagna, cronometro che si intrecciano, di maglie che si mettono e che si tolgono, di commentatori e voci tecniche che si confondono in una frenesia che forse più che dare qualcosa toglie. Toglie ad esempio il tempo che , per chi ama il ciclismo, è scandito dalle grandi corse: la primavera, l’estate, le foglie morte dell’autunno. Toglie l’attesa perchè il bello di una corsa è aspettarla, non solo a bordo strada, ma anche contando i giorni che passano. E non importa se poi vola via in un attimo. Toglie la magia di un ciclismo che va goduto e assaporato pezzo per pezzo, servito come piatto unico, bevuto come una bottiglia d’annata che non si può mischiare con altri vini, anche se ottimi. a tant’è. Così mentre Primoz Roglic prende la maglia gialla al Tour e la sfida si fa seria domani parte anche la 55^ edizione della Tirreno-Adriatico. Un’edizione di gran lusso che vede e al via alcuni dei migliori corridori al mondo che si sfideranno sulle otto tappe della Corsa dei Due Mari come Vincenzo Nibali, Fuglsang, Thomas, Froome, Vlasov, Simon Yates, Woods, Kelderman e Majka. Tanti anche gli atleti che cercheranno un successo di tappa come Van der Poel, Matthews, Ackermann, Gaviria, Merlier, Ballerini, Rui Costa e Terpstra, senza dimenticare gli specialisti della cronometro come Dennis, Campenaerts (vincitori delle ultime tre edizioni della prova contro il tempo di San Benedetto del Tronto), van Emden e Ganna. Chi non sarà della partita è invece Gilio Ciccone: «Sto vivendo un momento difficile e molto complicato- spiega sul suo profilo Facebook- Questo maledetto virus mi ha travolto e steso. Ora che arrivavano tre appuntamenti fondamentali come Tirreno, Mondiale e Giro, mi ritrovo a dover pensare a guarire e ad interrompere fino a chissà quando la mia attività». «Non è facile accettare tutto questo, dopo tanti sacrifici e rinunce. E non è facile soprattutto vivere la realtà che mi circonda, per il bene dei miei cari innanzitutto- aggiunge- Un grazie di cuore a tutti quelli che mi sono stati vicini. Io sono uno che non molla mai…”