Palestre, centri sportivi e piscine sono alla canna del gas. E così “provano a sopravvivere” ingegnandosi. E di pochi giorni fa l’apertura a Milano, in viale Fulvio  di una tensostruttura che permetterà ai soci  della Mc Fit,  il centro sportivo che fa parte deli RSG Group GmbH, il gruppo più importante nel settore del fitness a livello mondiale, di allenarsi in sicurezza all’esterno. Sarà la prima di altre 20 tensostrutture che  apriranno nei prossimi giorni a Torino, Pavia, Cremona, Roma, Bari, Mestre, Verona, Padova, Vicenza, Udine, Bassano del Grappa (VI), Ferrara e Treviso. “Le persone hanno il diritto e l’esigenza di fare sport perché vogliono mantenersi in forma e tengono alla loro salute- spiega  Vito Scavo, Amministratore McFIT Italia e Direttore Operativo di RSG Group GmbH- e noi abbiamo offerto questa possibilità . L’ultimo sforzo che facciamo è l’apertura di 20 tensostrutture in diverse città italiane, adiacenti ai nostri Centri già sicuri. Quindi, ulteriori investimenti dopo quello impiegato per mettere a norma le strutture. Abbiamo inoltre una grande responsabilità anche nei confronti dei nostri dipendenti che hanno necessità di tornare a lavorare”.  Una situazione drammatica. Un settore che nell’ultimo anno ha perso circa 5 miliardi di euro e che a tutt’oggi e è fermo al palo e si lecca le ferite. “La McFIT  nel 2020 ha subito perdite pari a 15 milioni di euro- spiega Scavo-  e se calcoliamo il tempo per risollevarci, gli investimenti economici saranno pari a 60 milioni di euro. La più grande responsabilità del Governo in questa crisi è stata quella di non ascoltarci, ci ha praticamente ignorato.  Ha lasciato intendere che la palestra fosse più pericolosa di un mercato di quartiere, dove l’assembramento non può esser controllato, o più pericolosa di un bar dove si beve il caffè, o di un centro commerciale con 15 milioni di frequentatori all’anno, dove le persone toccano con mano ogni cosa e indossano indumenti che verranno poi indossati da altri. La verità è che il nostro settore non è ritenuto essenziale, non è essenziale mantenersi in forma per mantenersi in salute…”. E allora si prova a ripartire utilizzando le tensostrutture esterne.  L’allenamento avverrà in sicurezza, nel rispetto delle misure e protocolli anti COVID-19. Nello specifico le  attrezzature saranno distanziate di 2 metri l’una dall’altra; ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina quando si entra e per gli spostamenti da un attrezzo e l’altro; si dovrà utilizzare gel igienizzante per sanificare gli attrezzi prima e dopo il loro utilizzo. “Dobbiamo e vogliamo vedere uno spiraglio per  un futuro migliore- continua Scavo- per questo faccio un appello al nuovo Governo che si formerà, per avere risposte immediate, ristori adeguati alle perdite economiche subite, e lavorare a una riforma del settore. Abbiamo tenuto duro per nove mesi, non reagendo e per di più ricevendo dei ristori ridicoli, pari quasi allo zero. In Europa hanno chiuso i Centri fitness ma il Governo ha concesso delle risorse adeguate che stanno permettendo al settore di rimanere a galla anche in questo periodo. Da noi questa mala gestione ha messo a terra migliaia di imprese e qualcuno dovrà prendersi le responsabilità di questo scenario durissimo in cui viviamo. Per questo noi abbiamo deciso di andare per vie legali, anche se questo durerà anni”