Il Ghisallo tira la volata ai musei lombardi
Domani si pedala al Ghisallo. Si pedala virtualmente nella prima di sei giornate Giornate della Cultura che , su iniziativa di Regione Lombardia, daranno spazio agli operatori del settore culturale per confrontarsi sugli effetti prodotti dall’emergenza sanitaria, sui bisogni, sulle necessità e sulle future politiche di rilancio e di sviluppo. Al primo incontro on line partecipano Carola Gentilini del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio, Virginia Villa del Museo del Violino di Cremona, Fiorenzo Galli del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, Giordano Bruno Guerri del Vittoriale e John Ceruti del Museo della Guerra Bianca. I musei, come le sale cinematografiche, come i teatri e i luoghi di musica, sono fra i più penalizzati dalle zone rosse, dai lockdown, dalle limitazioni preventive. Ai musei si è pensato troppo poco, eppure sono quelli che si sono subito attivati virtualmente per non perdere il contatto con la gente e la realtà, per non perdere il valore della ricerca e dalla proposta culturale, per non perdere l’allenamento e proporre comunque esperienze culturali in grado di tenere alta l’attenzione proprio quando tutto si fermava verso rassegne e ricerche che sono patrimonio di tutti. E fra i più virtuosi di Lombardia c’è proprio il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio (Como) capace di inventare mostre virtuali, appuntamenti social e tenere alta l’attenzione su un mondo a parte che pedala appunto indietro e avanti nel tempo sulle bici degli appassionati , dei viaggiatori, dei campioni e campionissimi, dei sognatori e degli innovatori, le case costruttrici di biciclette, che portano ed esportano con orgoglio un made in Italy artigianale di grande qualità. Carola Gentilini racconterà l’esperienza virtuale del museo che sorge accanto al Santuario della Madonna del Ghisallo di Magreglio, in provincia di Como, luogo magico per i ciclisti, e racconterà come il museo si sta trasformando conquistando un GPM digitale senza snaturarsi e preparando una nuova stagione che riapre ufficialmente il primo di marzo prossimo. “Stiamo vivendo l’attesa per la riapertura come se fosse la prima inaugurazione del museo- spiega Gentilini- E per farvi capire il mood abbiamo deciso di dedicare la stagione museale alla parola Rosa. Un messaggio carico di ottimismo”. Gli incontri digitali organizzati da Regione Lombardia, affronteranno uno alla volta temi specifici riguardanti diversi ambiti culturali. I musei di Lombardia (che sono quasi 200) affronteranno gli argomenti che spaziano dallo spettacolo dal vivo e cinema, alla promozione culturale, al patrimonio diffuso (Siti Unesco, aree e parchi archeologici), alle biblioteche e archivi, fino agli ecomusei: “L’idea che sta dietro a questo progetto delle ‘Giornate della Cultura’ – dice Stefano Bruno Galli assessore regionale all’Autonomia e Cultura – è di promuovere un momento di ascolto e di confronto con gli operatori dei diversi settori culturali. Si tratta di una modalità innovativa, resa necessaria da due ordini di ragioni. Da una parte, costruire una sintesi del tutto veritiera dell’impatto dell’emergenza sanitaria sulla cultura. Dall’altra, individuare i mezzi più efficaci per superare le conseguenze della crisi pandemica e inserirli, per quanto possibile, nel Piano operativo annuale”