Il Giro in Oltrepò è una cartolina per un nuovo turismo
Diciottesima tappa. Domani il Giro torna nell’Oltrepò, a Stradella co Egan Bernal sempre saldamente in rosa, con qualche cerotto per le cadute, dopo aver saltato il POrdoi e con un po’ di magone perchè il Mottarone tra qualche giorno sarebbe dovuta essere una festa e invece non si scalerà, giustamente, in segno di lutto. Ma il Giro va avanti. L’ultima volta da queste parti fu nel 1994 ed era l’edizione numero 77 . Sono passati 27 anni ed allora a vincere la Sondrio-Stradella fu Maximilian Sciandri e a vincere il Giro fu Evgenij Berzin che ora vive qui a Broni e da queste parti è gloria nazionale. Il Giro torna in una terra di ciclismo e di vini, di campioni e di maglie rosa, di storie e di racconti, torna in una terra che Gianni Brera aveva chiamato a grappolo d’uva perché l’Oltrepò, sulla cartina, ha proprio quella forma lì. Qui il ciclismo è di casa, grandi tappe, grandi cronometro, grandi campioni. Pedalare tra le viti di Pinot nero e di Riesling, tra il Bonarda e il Barbera tutti al maschile perchè, come spiega un enologo dai modi antichi, l’italiano conta e quindi il vino è maschio e l’uva è femmina, è fatica ben ripagata. La 18ma tappa del Giro 104 da Rovereto arriverà a Stradella è la più lunga della corsa: 228 chilometri con 600 metri di dislivello tutti negli ultimi 39 chilometri tra Montù Beccaria, Montescano, Broni, Canneto Pavese e quindi Stradella. Non una tappa qualsiasi. Non un passaggio tranquillo che potrebbe anche riservare soprese. E’ il ricongiungimento dell’Oltrepò con un mondo che gli appartiene da sempre e che si lega a un progetto di rilancio che passa anche da eventi così, capaci di raccontare quanto bici, turismo, buon bere e buon mangiare siano oggi un nuovo modo più lento e intelligente ( slow dicono quelli che sanno l’inglese) di godersi le giornate per una gita di giornata ad un’ora da Milano ma anche per una vacanza più organizzata. Il progetto che sarà lanciato contestualmente è stato intitolato Oltrepò in Giro, claim studiato per aspettare la Corsa rosa con evidenti ritorni e coinvolgimenti di una decina di amministrazioni comunali, per concentrarsi sull’ultima settimana “aspettando il Giro” con un fitto programma di iniziative. E proseguire anche dopo il Giro d’Italia facendo in modo che questa occasione lasci una scia rosa di energia positiva a beneficio di tutti.