Giro d’Italia under 23: pronti via
E’ ufficiale e non era per nulla scontato: Il Giro d’Italia giovani under 23 si correrà anche quest’anno è vedrà le sue ultime tre tappe in Piemonte con arrivo il 18 giugno a Moretta in provincia di Cuneo. Con i tempi che corrono e con l’annullamento di tante manifestazioni per la pandemia questa è una bella notizia ma è una gran bella notizia soprattutto perchè un Giro d’Italia under 23 è segnale di speranza e di un movimento vivo e vivace. “Non ho più incarichi ma ho molte speranze e qualche certezza- ha commentato l’ex ct azzurro Davide Cassani– La certezza, autentico piccolo regalo di Natale, è che il giro d’Italia giovani Under 23 si farà anche il prossimo anno. Quando ero CT sostenevo che il Giro giovani fosse una corsa indispensabile al nostro movimento e non ho cambiato idea: per questo che mi sono dato da fare aiutando gli organizzatori Marco Selleri e Marco Pavarini nella costruzione di questa edizione “. Lo scorso anno il Giro Under 23 si era disputato tra Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto, con partenza da Cesenatico e arrivo finale, dopo dieci tappe, a Castelfranco Veneto. Una sfida vera che negli anni passati ha visto salire sul podio ciclisti come Marco Pantani, Petr Ugrumov, Wladimir Belli, Gilberto Simoni, Danilo Di Luca e Joseph Dombrowski. A scongiurare il rischio di perdere un evento che è una vetrina importante per la meglio gioventù ciclistica è intervenuto anche il governo: «Grazie ad un emendamento alla legge di Bilancio il governo finanzierà nel 2022, con un fondo da 600 mila euro, l’organizzazione e l’internazionalizzazione del Giro d’Italia Giovani Under 23- spiega in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti– Sono risorse preziose che sosterranno una manifestazione molto importante e seguita a livello internazionale, ma anche capace di mostrare a tutto il mondo la bellezza e il fascino del nostro Paese. Lo sport giovanile e le manifestazioni dedicate ai giovani si sono trovate in una situazione di grande difficoltà per colpa dell’emergenza sanitaria; sempre più complicato trovare risorse e sponsor, anche alla luce di un aumento dei costi necessari a garantire maggiori standard di sicurezza”