Ciclismo, Visconti dice addio: “In bici soffro: basta così”
Tre volte campione italiano e trentaquattro vittorie da professionista. Ma anche due tappe al Giro, otto volte maglia rosa e un Giro delle Fiandre under 23. Giovanni Visconti a 39 anni scende dalla bici. Basta così. La sua storia ciclistica è finita ieri al termine della seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Dopo alcune stagioni difficili, segnate da problemi fisici e recuperi complicati la decisione era nell’aria. Ma è comunque una scelta coraggiosa, perchè non è mai facile mettersi tutto alle spalle. Ritiro dalla corsa e ritiro per sempre: “The End” ha scritto sulle sue pagine social. “Non so se reputarmi un debole o se invece sentirmi forte- scrive- Non so cosa penserete tutti e non so cosa aspettarmi . Una cosa però la so bene : da mesi e mesi soffro sulla bici e soffro giù dalla bici . Non sono di certo diventato un campione ma credo di essere stato un buon corridore . Ho vinto ciò che il mio fisico e la mia testa mi hanno permesso di vincere e se mi guardo indietro posso avere solo qualche rammarico, nessun rimorso”. Visconti ringrazia tutti i suoi tifosi, la famiglia Reverberi e a tutta la Bardiani Csf Faizanè per la possibilità che gli ha dato, per averlo aspettato e rinfrancato più volte ma il momento è arrivato: “Sapete cosa dico da anni ? – continua il lungo post- Dico che io non voglio essere quel corridore che si trascinerà dietro la bici quando ormai la sua carriera sarà al tramonto . Quello che sta lì in mezzo al gruppo quando va bene ma che rimane anonimo , quello che viene dimenticato nonostante la sua presenza . Cos’altro devo dimostrare ? Ho già detto che non sono un campione e di certo non lo diventerò a 39 anni allora perché non volersi un po’ più bene e trovare la forza di dire Basta ? Forse è solo la paura di ciò che sarà e di ciò che lascerò”. Il bilancio è positivo. La sua storia è quella di un corridore che forse meritava un po’ di fortuna in più, che sicuramente avrebbe potuto vincere di più ma che lascia un segno che resta: “Il ciclismo mi ha dato tutto quello che ho- scrive- , mi ha dato Katy,Thomas e Noemi . La mia vita . Mi ha dato anche voi che siete stati l’essenza in ogni metro di strada in salita, in discesa , sotto la pioggia o la neve , sotto il sole cocente . Voi che ci siete sempre stati nelle vittorie e nelle sconfitte. Ci ho provato con tutte le mie forze a tornare ad un buon livello nonostante i miei tanti problemi ma se alla mia età per tornare ad alti livelli ci vuole tempo, per tornare invece sotto terra che basta un attimo e così per l’ennesima volta mi ritrovo ad un bivio : Sinistra o Destra Ciclismo , Dritto Vita . Ho girato ormai troppe volte da una parte e dall’altra credendo di potercela fare ma alla fine torno sempre qui , al bivio . Non sono più in grado di girare , devo serenamente prenderne atto. Si dice che quando lasci la strada vecchia per la nuova sai quello che lasci e non sai quello che trovi . È lì che subentra il coraggio e nonostante la paura immensa che provo oggi vado Dritto amici miei … e poi chissà…”