Maratona: Londra ( e Boston) diventano “non binarie”
Londra traccia la via dalle arti allo sport. Così dopo l’annuncio che al Globe Theatre nella nuova commedia “I, Joan”, nella quale Giovanna d’Arco sarà interpretata dall’attrice Isobel Thom, l’eroina francese diventerà un simbolo “non binario” e dall’identità sessuale non definita, ora tocca alla maratona. Gli organizzatori della London marathon , che quest’anno di corre domenica 2 ottobre ma che nel 2023 è in programma per la prima volta ad aprile, hanno infatti annunciato che sarà aperta ad una nuova categoria categoria per gli atleti non binari. Politicamente correttissimi gli inglesi ma tant’è, forse solo avanti nel tempo che verrà o forse è già arrivato. Al momento dell’iscrizione quindi i partecipanti non saranno obbligati a scegliere tra maschio o femmina, ma potranno spuntare una casella specifica. Ci saranno tre opzioni: maschile, femminile e non binaria. «Sappiamo che ci sono ancora molti cambiamenti da apportare, ma questo dimostra il nostro impegno nel rendere Londra un evento aperto a tutti», ha dichiarato il direttore di gara Hugh Brasher in una nota. Gli atleti iscritti alla categoria élite, fatte salve le regole dettate dalla World Athletics, la Federazione internazionale di atletica leggera, non potranno scegliere la categoria non binaria. Ma non solo Londra. E’ di pochi giorni fa l’annuncio che anche la storica maratona di Boston si adeguerà dal prossimo anno: “La Boston Athletic Association sta attualmente lavorando per ampliare le opportunità per gli atleti non binari ai nostri eventi, inclusa la maratona del 2023- spiegano gli organizzatori in una nota-Sebbene al momento non disponiamo di criteri di qualificazione per gli atleti non binari, stiamo lavorando per integrarli in questo evento.Vediamo questa prima esperienza come un’opportunità per tutti noi di imparare e crescere”.