Un caffè “eroico” anche a Milano
«Eroica è nata in un caffè, un luogo dove un tempo scorreva gran parte della nostra vita oltre il lavoro. Al caffè si andava in bici, si leggeva e discuteva di bici e dei suoi eroi. Il ciclismo è stato lo sport dei nostri caffè almeno fino ai tempi di Bartali e Coppi. L’Eroica è nata lì, tra le passioni di una generazione cresciuta povera di tutto tranne che di speranza e di valori. A l’Eroica Caffè quella rara umanità che si è raccolta attorno a una filosofia, che condivide valori e idee di vita, proverà a dirsi come vuole mangiare e bere, stare assieme, preservare l’ambiente, le sue strade e i paesaggi. E, magari, tenterà di riusare le città a sua misura…». Giancarlo Brocci, inventore dell’Eroica, saluta cosi l’Eroica cafè che da pochi giorni ha aperto a Milano in Viale Tunisia, in zona Buenos Aires. Un punto di incontro per i ciclisti di ogni età, luogo d’altri tempi e allo stesso tempo spazio contemporaneo per accogliere, incuriosire e avvicinare al ciclismo anche chi ancora non si è innamorato di questo sport. Uno spazio dove gusti e sapori, così come oggetti, cimeli e libri invitano a riscoprire una dimensione del tempo a misura d’uomo, pensato non solo per chi cerca il posto per una pausa, per un incontro di lavoro o per un pranzo, ma anche per gli eventi e la cultura. Il progetto ricostruisce l’atmosfera di una piazza ed è stato realizzato dall’architetto Alessandro Milanese: «L’approccio progettuale di mood e design di Eroica Caffè Milano è un po’ quello che potrebbe guidare il rimettere in sesto una bici d’epoca- spiega- Abbiamo voluto mantenere le caratteristiche peculiari del locale, quelle che in qualche modo sono testimonianza del passato, come il caratteristico pavimento in stile “terrazzo veneziano“, gli impianti a soffitto a vista o il ballatoio. Un altro aspetto peculiare di Eroica Caffè Milano è anche rappresentato sicuramente dal bancone, il cui design è un omaggio sia agli antichi negozi della città, sia alle officine meccaniche, quelle in cui rinascono le nostre amate bici eroiche». Un progetto culturale, con l’intento di offrire un punto di riferimento per quel movimento che, partendo dal ciclismo e dalla bici, parla anche di «qualità della vita» in tutte le sue forme, arrivando a toccare tematiche come le eccellenze del Made in Italy, il design, la mobilità e lo sport in senso ampio. Una piccola «trincea» a difesa del ciclismo che fu e della tradizione italiana nel mondo che ha portato lo corsa di Eroica in Svizzera, Spagna, California, Giappone, sulle Dolomiti e sul Gran Sasso e che oltre a Milano ha aperto i suoi Cafè già a Barcellona, Padova e Brolio. Un «avansposto» a difesa della tradizione italiana nel mondo, dei suoi prodotti selezionati con attenzione alle tipicità del territorio, sia quello lombardo, sia quello toscano, dove ha origine la storia di Eroica. Eroica cafè Milano proporrà presentazioni di libri, incontri, proiezioni, ma anche pedalate collettive allenamenti, workshop, offrendo anche uno spazio per parcheggiare la bici al sicuro e per un veloce “check” della propria bicicletta prima di uscire per una pedalata. Sintesi perfetta del ciclismo «eroico», essenza di uno sport popolare che più popolare non si può, che affollava le case dei paesi dove c’era la televisione, che ancora affolla le strade. Sport, ora di campioni un po’«fighetti», allora di ragazzi di famiglie che tiravano la cinghia, forti, muscolari, senza scienza e senza dieta. Cos’è veramente l’Eroica lo sa davvero solo Brocci, medico un po’ «visionario» che è riuscito a fermare il tempo frullando insieme passato e futuro di uno sport immortale. Ripete sempre che «Eroica è Natale con la sua vigilia, la sua attesa, i suoi doni sotto l’albero…». Sono bici, scarpe, maglie, cappellini, barbe e baffi antichi. Persone, amici, che si conoscono, che si ritrovano, che si ricordano. Che mancano. Un popolo di passione, giovani e meno giovani, uomini e donne di ogni latitudine. L’Eroica è fatica vera. Come una volta, senza esibizionismo, senza recite. Sono strade bianche, sudore, qualche bicchiere di Chianti e anche un piatto di ribollita. L’Eroica è senza tempo, nel senso che si arriva quando si arriva e va bene, anzi benissimo. Sempre.