Mezzo secolo di Marcialonga
Cinquant’anni di Marcialonga. Cinquant’anni di storia dello sci di fondo che domenica riavvolgeranno un nastro lungo settanta chilometri e che raccontano l’essenza di uno sport che tra Val di Fiemme e Val di Fassa è rito popolare e l’idea di far vivere da queste parti, dopo la vittoria olimpica nel ’68 di Franco Nones, il mito della Vasaloppet. Da Moena a Cavalese il treno della Marcialonga è già sui binari pronto a far viaggiare il solito fiume di campioni e appassionati su un percorso che attraversa i paesaggi dolomitici apprezzati in tutto il mondo e con l’inedito Mur de la Stria pronto a regalare un finale a sorpresa. Un Cinquantesimo, che verrà celebrato anche con un francobollo commemorativo e che ha visto pochi giorni fa a Trento , su una via Belenzani innevata per l’occasione, la sfilata delle bandiere delle nazioni partecipanti. “Siamo orgogliosi che la cerimonia di apertura per la prima volta sia stata a Trento- ha salutato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti– a dimostrazione del fatto che la Marcialonga è patrimonio di tutto il Trentino. Siamo pronti a goderci questa edizione ricca di emozioni e di storia”. Saranno settemila gli atleti al via. Molti gli italiani, tantissimi come sempre quelli in arrivo dall’estero a “santificare” un evento sportivo sempre più internazionale. Come da qualche edizione ormai anche quella di quest’anno dovrà fare i conti con la mancanza di neve, ma l’ondata di freddo in arrivo rassicura gli organizzatori. “Ci si difende con la neve programmata o artificiale, chiamiamola come vogliamo- spiega il presidente della manifestazione Angelo Corradini– Lo facciamo con grandi sacrifici ma questa è una questione di vivere o morire. Noi abbiamo scelto di vivere…”. Quattro giorni di eventi con mostre, con una Marcialonga baby, una Storica e con 18 televisioni che racconteranno la sfida dei più forti ma anche di quelli che faticano nelle retrovie. Perchè la Marcialonga è soprattutto questa, un’avventura che si porta in dote la passione e la voglia di provarci . Una festa di sport con le immagini di tanti appassionati che faranno il giro del mondo e ricorderanno, ai pochi che ancora non lo sapessero, la magia di queste terre e di uno sport che permette di scoprile.