E il libraio si è messo a pedalare…
Luca Ambrogio Santini, 62 anni pedala su una cargobike rossa fiammante a tre ruote. Sopra ci carica libri, volumi, da portare a spasso per Milano, da consegnare, da raccontare in qualche angolo della città. Lo fa da 13 anni, da quando ha tirato giù la saracinesca della sua libreria di largo Mahler, proprio di fronte all’Auditorium dove, dal 2001, vendeva anche dischi. L’aveva aperta quando aveva deciso già una prima volta di «cambiare prospettiva» come dice lui. Era agente di cambio. Per 20 anni ha lavorato in banca. Poi l’arrivo dell’euro e una soddisfacente buona uscita lo hanno convinto a dirottare sui libri. Ha aperto il negozio finché è rimasto vittima della crisi del 2008, dell’affitto troppo alto, della concorrenza spietata delle grandi catene e delle vendite on line. E da allora si è messo a pedalare, altra sua passione. «Avevo 53 anni, due promesse di assunzioni naufragate nel nulla in poche settimane, due figli, qualche preoccupazione ma anche un’idea», racconta. Ha trovato la licenza di commercio itinerante «allora utilizzata da gelatai, venditori di caldarroste, fiorai e oggi allargata a street food e anche all’abbigliamento. All’inizio e per molto tempo sono rimasto l’unico a vendere libri in bicicletta. E non solo a Milano ma in Italia e per un certo periodo al mondo». Macina chilometri nella zona sud, dalla Darsena al Gratosoglio, dalla Barona al Corvetto «dove le librerie e le biblioteche non sono ad ogni angolo». Niente best seller. Sceglie volumi che non si trovano sullo scaffale del supermercato che valga la pena leggere che raccontano storie di ciclisti e di biciclette specialmente per i ragazzi. Che cosa non manca mai? «Il Parnaso ambulante» di Christopher Morley (Sellerio), un viaggio nel New England a bordo di un bibliobus trainato da un cavallo, una storia on the road per «predicare l’amore per i libri e l’amore per gli esseri umani». Chi vuole sbirciare tra i suoi libri, può trovarlo il martedì mattina al mercato davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio, il venerdì pomeriggio in largo Mahler, il sabato mattina al mercato agricolo della Serra Lorenzini in via de’ Missaglia all’angolo con Fabrizio De Andrè e ogni terza domenica del mese al mercato di via Santa Croce. Poi c’è l’impegno nelle scuole con i ragazzi, dove lascia ai ragazzi il tempo «da perdere» per sfogliare, parlare, curiosare, leggere e magari decidere di portarsi qualche testo a casa. Una sorta di investimento sul futuro.