A Desenzano è tornata la Coppa Cobram: “Avanti merdacce…”
Al grido di “Avanti merdacce” il Visconte Biciclettaio Matto Mauro Bresciani, folle ideatore dell’appuntamento, ha guidato questa irriverente pedalata dei 400 perdenti, rievocatori anche nello stile dell’universo fantozziano tra grazielle, bici d’epoca o storiche e pantaloni ascellari che ha ripreso la sua corsa questa mattina a Desenzano sul Garda , dopo quattro anni di stop, grazie al supporto di TriO Events e con il patrocinio della Città di Desenzano , per esorcizzare col sorriso quell’umana inferiorità incarnata dall’immortale interpretazione di Paolo Villaggio. Dopo la punzonatura a Palazzo Todeschini, lungo l’anello nel centro della cittadina, con partenza e arrivo in Piazza Cappelletti, non potevano mancare, sulla “cima del diavolo” desenzanese, la terrificante tempesta con epicentro a 50° sotto zero e la Trattoria al Curvone. Ben 43 anni sono trascorsi dalla messa in onda del terzo episodio della saga, ma mai si estinguerà quella italica empatia con il ragioniere più sfigato di tutti i tempi. Perché c’è un Fantozzi che si cela, neanche troppo, in ognuno di noi. Tre chilometri, a un ritmo improbabile, scanditi da esilaranti sketch e demenziali rievocazioni ad opera di signorine Silvani, ragionieri Filini, geometri Belli, Contesse Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e anche di un esercito di Tozzi Fan, tutti dotati dell’esplosiva Bomba nella borraccia Coppa Cobram. Ad accompagnare il fiume di ciclisti con camere d’aria a tracolla, acclamato da un caloroso pubblico, la musica in movimento della Rusty Brass band, l’epico carro funebre e la fondamentale Assistenza Medica Merdacce. “Questa ripartenza è solo l’inizio – commenta l’entusiasta Mauro Bresciani, il Visconte Biciclettaio Matto Cobram – Ci piacerebbe portare la Coppa Cobram in tutta Italia, soprattutto per promuovere la storia del cinema italiano e della bicicletta, oltre ogni spirito competitivo, anche tra i giovanissimi, che non conoscono questa pietra miliare della nostra infanzia. Un vero e proprio spaccato, sempre attualissimo, della società”. La Coppa Cobram è tornata e ora: “tutti a Pinerolo, alla bersagliera…”