Atletica, La Torre confermato Dt: missione Los Angeles
Altri quattro anni, fino al dicembre 2028, obbiettivo ( neanche a dirlo) le Olimpiadi di Los Angeles. Antonio La Torre, 68anni domani, pugliese di nascita, ma trapiantato a Milano da quando aveva 9 anni, è stato riconfermato dal Consiglio federale direttore tecnico dell’atletica azzurra. Cresciuto nel settore della marcia (ad Atene nel 2004 ha vinto l’oro olimpico della 20km con Ivano Brugnetti) è professore associato di scienze motorie all’Università di Milano e nel suo curriculum c’è anche il ruolo di coordinatore tecnico della preparazione olimpica CONI e di consulenza della scuola dello sport. Una riconferma conquistata sul campo, con merito e con risultati che hanno riportato gli azzurri in alto nei medaglieri olimpici. Ai Giochi di Tokyo al secondo posto dietro solo agli Stati uniti con gli ori di Gianmarco Tamberi nell’alto, di Marcell Jacobs nei 100 metri, di Massimo Stano e Antonella Palmisano nei 20km di marcia, e con la staffetta 4×100 maschile di Patta, Jacobs, Desalu e Tortu). A Parigi, dove non è andata così bene, ma comunque con 1 argento, 2 bronzi e 17 finali. La Torre aveva il compito di rimettere insieme i cocci di un movimento che era uscito con un bilancio in rosso dagli Europei di Berlino. “Non sono un rifondatore e nemmeno un riformatore dell’atletica italiana- aveva chiarito allora il Dt – Ho soltanto 20 mesi di lavoro da qui alle Olimpiadi… “. Venti mesi per cambiare, per ripartire e per risorgere, per rimettere in piedi un movimento che ora riparte per una nuova avventura e per un ciclo olimpico che finirà a Los Angeles. O forse anche dopo: “Sento di essere di fronte ad un compito importante- spiega La Torre- Dobbiamo fare tutti insieme questa ‘traversata’ che ci porterà alle Olimpiadi di Los Angeles valorizzando questo patrimonio enorme di talento che abbiamo, anche in prospettiva Brisbane 2032. Sarà un lavoro impegnativo e creativo e non c’è tempo da perdere…”. A stretto giro di posta arrivano anche i complimenti del presidente Fidal Stefano Mei: “Ringrazio il DT per quanto fatto fino a oggi e gli auguro il meglio per i prossimi quattro anni – spiega – Con Antonio abbiamo condiviso gli indirizzi tecnici e lo spirito di rinnovamento: ci sono i presupposti per consolidare i risultati dell’ultimo quadriennio e per portarci a un ricambio generazionale. Nella prossima riunione del Consiglio presenteremo il modello tecnico 2025-2028, con un forte impiego di volti nuovi e figure di eccellenza. Avevo provato a coinvolgere con un progetto specifico sulla maratona anche Stefano Baldini, incontrandolo più volte anche alla presenza della direzione tecnica e del responsabile di settore e avendo la sensazione che Stefano condividesse in larga parte la visione generale del progetto; purtroppo i suoi molteplici impegni gli impediscono di partecipare a questo nuovo corso, ma la porta rimane aperta e confido che in futuro possano esservi possibilità di collaborazione”.