Messina dixit

  I siti Internet che si occupano di calcio sono ormai adusi a trascrivere pedissequamente le dichiarazioni degli allenatori nelle conferenze stampa post-partita per fornire una visuale a 360° del commento del tecnico. Abbiamo pensato a una soluzione simile per la conferenza stampa post-semestrale del Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, visto che si è conclusa un’altra grande partita: la conquista di Ubi Banca tramite Opas.  Sul risultato dell’Opas «Siamo il secondo gruppo dell’Eurozona per capitalizzazione di Borsa, scavalcando Santander e avvicinandoci al valore Bnp Paribas, a dimostrazione del valore strategico di un’operazione che rafforza l’Italia e che dimostra che […]

  

Mercati, cosa fare con Trump

Se la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane vi ha sorpreso e il calo delle Borse mondiali vi sgomenta perché non avevate adottato «coperture» adatte in caso di scossoni, questo è il momento di rivedere le strategie di investimento. In primo luogo, niente panico: i movimenti speculativi in caso di esiti inattesi di consultazioni politiche (vedi Brexit) sono ormai pane quotidiano. In secondo luogo, rincuoriamoci con un po’ di statistica guardando a Wall Street. Il grafico a lato, elaborato da Source, evidenzia che storicamente i presidenti repubblicani sostenuti da un Congresso e da un Senato con maggioranze solide […]

  

Piazza Affari non aiuta il Fisco

Il 20% in meno, quasi 1,5 miliardi, cioè buona parte della cifra necessaria a coprire le misure di flessibilizzazione delle pensioni che il governo intende varare. È il minor incasso delle imposte sostitutive sulle rendite finanziarie registrato dal ministero dell’Economia nei primi sette mesi del 2016. In particolare, gli introiti si sono attestati a 5,8 miliardi contro i 7,3 dello stesso periodo dell’anno scorso. Colpa del tracollo della Borsa (-20% il Ftse-Mib da inizio anno), dei tassi di interesse a zero che spianano i rendimenti, ma anche della poco felice situazione economica del Paese che si riflette su azioni, obbligazioni […]

  

«Con un dividendo alto si battono le tasse di Renzi»

Maggio è il mese dei dividendi per le big di Piazza Affari (unica eccezione Prysmian che ha distribuito venerdì scorso). Chi ha saputo resistere alla tentazione di realizzare il capital gain raccoglierà in molti casi (14 dei 40 big quest’anno non staccano la cedola) il frutto della propria pazienza. Si tratta dell’ultima volta che si potrà godere della tassazione al 20%, poi da luglio – grazie al dl Irpef di Matteo Renzi – l’aliquota salirà al 26 per cento. La «scartavetrata» di tasse è effettivamente un disincentivo all’investimento, ma in realtà gli esperti del mercato pensano che sia ancora presto […]

  

Alto rendimento, il sex appeal della spazzatura

«Per noi ha ancora senso investire circa il 70% del portafoglio nell’alto rendimento». James Keenan, manager di BlackRock Leveraged Finance, una corazzata di fondi che gestisce asset per 41 miliardi di dollari in titoli high yield (le emissioni obbligazionarie speculative, cioè con rating non-investment grade, , ovvero i titoli «spazzatura») non ha peli sulla lingua: puntare sull’alto rendimento oggi conviene ancora. «Le società hanno rifinanziato il loro debito e solo il 15% delle loro obbligazioni scade nei prossimi tre anni, il tasso di default dovrebbe mantenersi anche secondo noi sotto il 2% nei prossimi due anni e il rendimento delle cedole dovrebbe continuare ad attestarsi […]

  

Fonsai, la «serie A» minaccia il recesso (Parte 1)

[photopress:FONSAI_1.jpg,full,centered] Wall & Street torna a occuparsi di Fonsai e in particolare di quanto sarà generoso il dividendo degli azionisti di risparmio. Dopo aver dato spazio alla posizione ufficiale della compagnia assicurativa  ormai controllata da Unipol, questa volta ascoltiamo l’opposta posizione dell’avvocato Dario Trevisan, che rappresenta gli azionisti di risparmio ed è pronto a dare battaglia all’assemblea del 23 marzo (25-26 marzo in seconda o terzo convocazione) per rimediare a quella che ritiene una discriminazione, anche senza considerare la “memoria” sui dividendi prevista dai titoli di risparmio di “categoria A”. Quelli che sono tenuti a garantire, appena possibile, ai possessori […]

  

TuttoMontePaschi – Il presente

[photopress:Profumo_Viola_1.jpg,full,pp_image]             La gestione di Fabrizio Viola e Alessandro Profumo ha risolto parzialmente alcuni dei problemi elencati nel post precedente, ma ne ha lasciati altri aperti. Antonveneta è stata azzerata: in bilancio non vale nulla e dunque non può più appesantire i conti del Monte. Quelle operazioni in derivati sono state chiuse con perdite, ma rappresentano solo un ricordo. Come voltare pagina, però? Il Monte dei Paschi dovrà ripagare già da quest’anno circa 500 milioni allo Stato. I Monti-bond da 3,9 miliardi. Di questi 1,9 miliardi serviranno per ripagare i vecchi Tremonti-bond scaduti alla fine dell’anno scorso. […]

  

È finita l’epoca del «piano-bar»

[youtube kvqXa9VSGkY nolink] No, il «pianobar» non esiste più. Quel localino fumoso dove un’orchestrina intratteneva il pubblico pagante. L’avvento delle discoteche e, oggi, dei lounge bar lo hanno reso superato. Anche nel mondo della finanza c’è un cambiamento tecnologico. Lentamente, impercettibilmente, sta finendo anche in questo universo l’epoca del «piano»-bar, ossia del circolo mediatico che ruotava attorno alla rivelazione degli obiettivi finanziari triennali o quinquennali di una società. Fatturato, margine operativo lordo, utili, redditività… Fino a ieri era tutto un profluvio di cifre, grafici, presentazioni in PowerPoint che facevano la gioia degli analisti, i veri factchecker della realizzabilità di ogni progetto. La […]

  

2013. A year in the life (Volume 1)

«I read the news today oh boy About a lucky man who made the grade And though the news was rather sad Well I just had to laugh». Questa è la prima strofa di A day in the life dei Beatles che utilizzeremo per parlarvi di come alcuni operatori di mercato vedano il 2013. E nulla è meglio del periodo «psichedelico» dei Fab Four per descrivere un anno che, come quello passato, si presenta con molte incognite e soprattutto con molti saliscendi. Che cosa ci dicono dunque John, Paul, George e Ringo? «Ho letto la notizia oggi, oh ragazzi di un […]

  

Mister Bond: “Niente grand hotel. Meglio la pensione”

La liquidità riversata sul mercato da Federal Reserve e da Banca Centrale Europea si è tradotta in massicci acquisti di Titoli di Stato da parte dei due istituti centrali: al punto che la Fed detiene ora il 10% de i treasury americani in circolazione ed è diventata il primo creditore di Washington mentre la Bce a luglio aveva quasi il 3% degli  eurobond in circolazione. Ma i rendimenti delle obbligazioni da “grand hotel”, quelle con la sicurezza della tripla “AAA”, sono ormai spesso inferiori al costo della vita, aggravato dalle recenti stangate fiscali. Ecco perché Allianz global investor suggerisce di […]

  

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