25Mag 21
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Si avvicina l’estate. E con essa, molto probabilmente, la libertà dal Covid. O almeno la libertà dalle più severe norme anticontagio. E dei giovani, che stanno per chiudere un anno scolastico davvero particolare, cosa ne sarà? La passeranno la “linea d’ombra”? E in caso affermativo, quali emozioni proveranno? Cosa si sentiranno di fare? Domande queste non dovute soltanto al fatto che ho un figlio adolescente che sta per concludere anch’egli un anno scolastico davvero anomalo, ma anche alla rilettura proprio del capolavoro di Josep Conrad La linea d’ombra (edizione Einaudi con la splendida traduzione di Maria Jesi). D’altronde i classici […]
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16Feb 21
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Sicuramente oggi George Eliot (Marie Anne Evans) sorriderebbe a leggere delle polemiche tutte interne al Partito democratico per la composizione del governo Draghi. Polemiche nate dalla constatazione che il partito di Zingaretti non può vantare nemmeno una ministra. “Ma come!” tuonano le dirigenti dem “proprio il nostro partito non è riuscito a esprimere ministri donna? Proprio noi che abbiamo fatto della parità di genere una battaglia ideologica?” Riderebbe di gusto Marie Anne. Riderebbe di questo stupore e di questo sconcerto. Riderebbe, o almeno sorriderebbe. Perché si ride, o almeno educatamente si sorride, dell’ingenuità di chi vuole elevare a battaglia ideologica […]
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28Set 20
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Nei giorni più duri del lockdown saltavano all’occhio alcune “modifiche” del nostro habitat. Una di queste era la pressoché totale assenza di aerei sopra le nostre teste. Cieli vuoti. E, nelle belle giornate, anche insolitamente puliti. A molti è venuto da pensare a quanto l’inquinamento e la nostra società consumistica stiano intossicando in maniera irreversibile il nostro futuro. E probabilmente è vero. A me, però, è venuto in mente un libro che avevo letto proprio trent’anni fa (1990). E un sorriso di divertito compiacimento ha segnato il mio ricordo di Il professore va al congresso di David Lodge (Bompiani). Una volta […]
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09Dic 19
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Continuo alacremente a sfruttare il mio nuovo e-reader. Per adesso leggo soltanto titoli nuovi e di discreto successo. Non essendo impaziente di verificare tutte le capacità del catalogo digitale, mi sto accontentando dei cosiddetti titoli mainstream. L’ultimo in ordine di tempo, e quello di cui qui parlerò, è Macchine come me di Ian McEwan (Einaudi). Sono contento di averlo acquistato on line, visto che nella mia biblioteca i suoi libri occupano già un intero scaffale. A fine lettura ho una considerazione da fare. Premesso che il libro è, come i precedenti, un ottimo romanzo, mi accorgo che ci sono due piccoli […]
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06Apr 19
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Mi piacerebbe utilizzare la macchina del tempo. Mi piacerebbe utilizzarla per far tornare qui da noi la signora Ivy Compton Burnett. Sì, lei, la famosa scrittrice inglese. Sì, l’autrice di tanti romanzi. L’unica scrittrice nei confronti della quale Virginia Woolf nutriva un chiaro sentimento di invidia (professionale, ben s’intende). Mi piacerebbe poterla reclutare. E spedirla a Verona. Ovviamente la macchina del tempo dovrebbe anche sistemare questo piccolo ritardo e farci tornare indietro di un paio di settimane. Mi piacerebbe insomma reclutare la signora Compton Burnett per farle seguire il convegno sulla famiglia che si è tenuto nella città veneta. Mi […]
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13Gen 19
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Quando uscì la commedia Quattro matrimoni e un funerale di Mike Newell in tanti trovarono nell’episodio dell’orazione funebre il più alto e romantico momento del film. A declamare i versi di una celebre poesia di Wynstan Auden un giovane omosessuale (l’attore John Hannah) che ricordava con struggente commozione il compagno appena scomparso (Simon Callow). Chissà quanto è stata involontaria la scelta di suggerire come amore assoluto quello omosessuale, mentre le storie (a lieto fine) degli altri personaggi della storia venivano liquidate in pochi fotogrammi alla fine della pellicola con riferimenti piuttosto prosaici. Quella scena mi viene in mente ora che chiudo […]
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06Dic 18
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Cosa succede se all’improvviso uno scrittore (ma potrebbe anche essere un poeta, un musicista, un filosofo o un pittore) diventasse ricco? Se dall’oggi al domani si scoprisse milionario? La domanda ovviamente potrebbe avere molteplici risposte. Le più varie. Però la domanda resta valida soprattutto se si sgombera il campo dalle preoccupazioni propriamente professionali (e poetiche) e da quelle materiali (bollette, mutui e via dicendo). Dal momento che lo scrittore è normalmente, per indole e per abitudine professionale, portato a sondare l’animo umano, si porrebbe immediatamente nella condizione di mettere la sua improvvisa ricchezza in rapporto con la dilagante povertà che […]
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26Nov 18
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Nostalgia canaglia. Io la intitolerei così una recensione dedicata al libro Shakespeare and Company scritto da Sylvia Beach a metà degli anni Cinquanta e tornato adesso nelle nostre librerie grazie al prezioso lavoro di Neri Pozza (traduzione di Elena Spagnol Vaccari e introduzione di Livia Manera). Si tratta di un libro di memorie dedicato a un luogo dell’anima. Uno di quei posti dove si è fatta la storia del Novecento. Almeno dal punto di vista letterario. Shakespeare and Company era infatti una libreria. Una libreria originale e famosissima. Almeno nell’ambiente cosmopolita e altamente vivace della Parigi degli anni Venti. Una […]
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19Set 18
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Navigando nella Rete può capitare di trovarsi di fronte a una foto di papa Bergoglio con una didascalia critpica soltanto per chi non ha frequentato i grandi romanzi di George Orwell. Nella foto si vede papa Francesco che fa capolino da dietro il vetro di una porta. Al di qua, nel corridoio dove la porta si affaccia, è ben visibile a fianco della porta stessa il cartellino che riporta questa semplice identificazione: stanza 101. La didascalia alla foto è fulminante nella sua scanzonata ironia: “ecco cosa si nasconde nella stanza 101”. Alla lettura di queste poche parole la mente corre […]
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17Dic 17
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Se c’è una cosa che è meglio non fare è quella di regalare un classico o un titolo di catalogo come strenna natalizia. A ben pensarci, anzi, queste due categorie non sono le più indicate quando si tratta di regalare un libro a un amico. C’è sempre il rischio che il destinatario del regalo abbia già letto o possegga il volume. D’altronde non è così difficile immaginare che si abbia letto Madame Bovary. O, per rimanere in tema dei viventi, che si abbia in casa i libri di Philip Roth. Ecco perché questa volta non parlerò di un classico. Vi […]
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