Franzen e l’ottimismo del traduttore

Fin dalle prime pagine di Purity, l’ultimo romanzo di Jonathan Franzen (pubblicato come i precedenti da Einaudi e tradotto da Silvia Pareschi), il lettore attento sa che si tratta di un libro che resterà. Uno di quei volumi che non abbandoneranno gli scaffali delle librerie domestiche per lasciar il posto a romanzi più moderni e più fascinosi. E non solo perché si offre come analisi impietosamente lucida delle derive disumanizzanti provocate dal nostro moderno stile di vita (tecnologico e iperconnesso). Rimarrà un libro valido per ulteriori letture perché il suo autore compone una storia fatta di colpi di scena, agnizioni, […]

  

Tolstoj ha bisogno di un editor

Letta l’ultima pagina (la 1425 dell’edizione dei tascabili Einaudi*) di Guerra e pace di Lev Tolstoj, la prima cosa che mi viene in mente è l’editing. Chissà chi è stato il suo primo editore? Chi ha avuto in cura le bozze della prima versione a stampa? Domande cui non cerco nemmeno di dare risposte. Non mi va con questo clima torrido di mezza estate di andare a spulciare in biblioteca tomi e tomi per conoscere meglio la fortuna editoriale di questo capolavoro della letteratura di ogni tempo. Resta un dubbio. Uscirebbe come l’ho letto io oggi questo romanzone da 1425 […]

  

Il geco metaletterario che piacerebbe a Sterne

Il romanzo contemporaneo? E’ vecchio. Un paradosso? Non proprio. Prendete l’ultimo romanzo di Tiziano Scarpa. Si intitola Il brevetto del geco (Einaudi). Poi prendete La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne (tante le edizioni tascabili disponibili, ottima quella degli Oscar Mondadori con un saggio introduttivo di Walter Scott) e confrontateli. Ovvio che siano distanti tra loro sotto tanti punti di vista, ma una cosa certamente in comune ce l’hanno. Sono romanzi che mettono alla prova la resistenza del genere di fronte alla sfida più difficile: quella di interrogare la natura del suo stesso codice espressivo. […]

  

Marylin sedotta da Molly Bloom

Leggere l’Ulisse oggi è un’impresa. Figuriamoci tradurlo. Una lingua ostica, una sperimentazione che risulta ardita anche a cento anni di distanza dalla sua stesura. Il capolavoro di James Joyce non è per tutti. E soprattutto non per tutti i traduttori. Ecco perché ogni nuova versione del libro può e deve essere salutata con un applauso. Scaduti  il 13 gennaio del 2012 i diritti d’autore sull’opera del maestro irlandese, in tanti si sono dati da fare per rimpiazzare la celebre traduzione (datata 1960) di Giulio De Angelis per Mondadori. Per adesso nelle librerie troviamo le versioni di Enrico Terrinoni per Newton Compton […]

  

Franzen e quella doppia copertina

A chi frequenta le librerie può capitare in questi giorni di imbattersi in un “fenomeno” editoriale molto significativo. In Italia, infatti, è arrivato Purity il nuovo romanzo di Jonathan Franzen.  Non nella versione italiana, che Einaudi sta finendo di approntare, ma nell’edizione inglese e in quella americana. Si tratta di due editori distinti che hanno scelto per l’ultimo lavoro dell’autore de Le correzioni due copertine affatto differenti. Quella americana (per i tipi di Farrar, Straus & Giroux) è bianca con il titolo e il nome dell’autore dello stesso corpo editoriale (color celeste) e in mezzo l’immagine sfocata di una ragazza). Quella […]

  

Sui social network come in un carcere (ideale)

Come ebbe a scrivere di lui una volta Franco Cordelli, Tommaso Pincio si crogiola in una “autofinzione di cui non rimane che il dubbio su ciò che sia finzione”.  Cordelli si riferiva alla prima produzione di Pincio, compresa tra M. (Cronopio,1999), Lo spazio sfinito (Minimumfax, 2000) e Un amore dell’altro mondo (Einaudi, 2002). Testi caratterizzati da un uso massiccio dell’autofiction e da quella poetica, non più  minoritaria, che vuole i personaggi realmente esistiti divenire protagonisti di romanzi di finzione pura (Lo spazio sfinito ne è un folgorante esempio, come pure il romanzo successivo dedicato e ispirato al personaggio di Kurt […]

  

Mishima meglio di Wikipedia

Anche i gusti letterari seguono “mode” o stagioni. Prendete a esempio la produzione letteraria giapponese. Chi la conosce? Pochi, ovviamente. Anche i nostri editori hanno poco dimestichezza con il grande romanzo del Sol Levante. E i pochi che arrivano, lo fanno proprio sulla cresta di onde (le mode) che presto si appiattiscono a riva.Vent’anni fa, più o meno, quella letteratura aveva una punta di diamante che anche da noi era riuscita a sfondare il muro dell’indifferenza. Il suo nome alquanto insolito per noi, aiutava più che altro il cosiddetto market placament: Banana Yoshimoto. Una scrittrice in gamba e soprattutto molto […]

  

Salinger bara. Ecco le prove

Tempo di riletture. Complice la nuova e preziosa traduzione di Matteo Colombo, ho ripreso in mano Il giovane Holden di J.D. Salinger. Come accade di solito con le riletture, riprendere in mano un libro già letto offre l’opportunità di mescolare nuove sensazioni a emozioni già vissute. D’altronde è la nostra sensibilità a essere cambiata, non il libro (anche se la nuova edizione Einaudi offre comunque numerosi vantaggi per i giovani lettori di oggi). Il critico americano Stanley Fish ha detto una volta che il senso di un libro lo fa il lettore. E questa sua teoria mi è tornata in […]

  

Scende in campo Swift per difendere la Mazzucco

A scorrere l’elenco dei libri che in passato, nel nostro recente passato, hanno subito l’onta di processi per sospetta pornografia, c’è da rimanere rassicurati. Sono tanti e la maggior parte di essi sono divenuti nel tempo pietre miliari della storia letteraria novecentesca. Qualche esempio? Si va dalla Singolare avventura di viaggio  di Vitaliano Brancati, al Garofano rosso di Elio Vittorini, senza dimenticare poi La pelle di Curzio Malaparte, Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. E poi ancora La ciociara di Alberto Moravia e Un amore di Dino Buzzati. L’elenco comprende anche volumi più recenti come Altri libertini di Pier […]

  

La nuova vita di Holden Caulfield

La notizia mi ha scosso, ma non poi tanto. Se hanno sentito la necessità di ritradurre Dostoevskij, allora – penso – possono avvertire l’urgenza di offrire nuova voce anche a Salinger. L’Einaudi ha infatti deciso di dare una rinfrescata al Giovane Holden. Non un romanzo qualsiasi. Bensì uno dei più godibili long seller della storia letteraria americana. Un romanzo di formazione che parla di ribellione e amore, di sentimenti e sogni. Un romanzo, per paradosso, poco originale ma che combina con una miscela davvero esplosiva linguaggio, descrizioni, situazioni grottesche e – soprattutto – l’umanità di personaggi davvero memorabili. A cominciare, […]

  

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