vinoAvete mai assaggiato un vino vegano? Io, per ora, mi sono limitata alla birra, durante una serata vegan, con piacevole sorpresa di gusto, anche se quello del vino è uno sfizio che vorrò togliermi . Se, fino a due-tre anni fa, non si parlava minimamente di vino vegano, adesso la crescita di interesse è stata significativa. Diverse aziende italiane, da questo punto di vista, hanno recepito il trend, offrendo, sul mercato, vini certificati, che rispettino, cioè, una serie di condizioni.  Per produrre un vino vegano è vietato l’impiego di qualsiasi tipo di derivato di origine animale, anche quelli non necessariamente ottenuti dalla uccisione degli stessi, come, ad esempio, l’albumina d’uovo e la lisozima da uovo, utilizzati, invece, nei vini vegetariani. Anche nel confezionamento o nell’impiego di colle per l’etichettatura, è proibita l’aggiunta di questo tipo di derivati. Adesso, mi arriva notizia della nascita del Brut Green Vegano di Quadra, ovvero del primo Franciacorta vegan. Una sfida vinta da Mario Falcetti che, dopo anni di ricerca, di studio e di sperimentazione è riuscito tradurre le sue idee in un vino con un basso impatto ambientale che, attraverso un percorso enologico virtuoso, rispetta i tempi della natura lasciando a questi ultimi il compito di soppiantare quella che lo stesso Falcetti definisce l’invadenza della chimica. Un concetto interessante, almeno nell’ambito dell’offerta enologica attuale.  «Non concepisco – spiega  Falcetti – l’uso di prodotti di derivazione animale quali albumina, gelatina, caseina, colla di pesce, tanto che questo modo di operare ha consentito di rendere i nostri Franciacorta immediati, di notevole piacevolezza ed eleganza, ma soprattutto adatti ai palati più esigenti anche in termini di sensibilità e allergia a determinate tipologie di sostanze. Lavorare secondo questi principi e raccontarlo, nella massima trasparenza, ai nostri clienti, ci ha suggerito la possibilità, oltre che la necessità, di dichiararlo certificandolo». Mi piacerebbe conoscere l’opinione dei lettori, esperti di vini e non, soprattutto di quelli che hanno già assaggiato quello vegan. Si sente la differenza nel gusto?