La quiete dopo la tempesta. Finite le festività ritorna la voglia di remise en forme, di leggerezza, ma con un occhio di riguardo anche alla salute. Avete mai pensato a quale stress sia sottoposto il nostro cuore dopo un’abbuffata? Attenzione alla quantità, ma anche alla qualità del cibo. Non a caso Aquasalis Gmbh, in collaborazione con Fondazione Cardioteam Foundation Onlus, ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la salute del nostro cuore offrendo degli utili consigli per prevenire malattie cardiovascolari. “Uno dei maggiori fattori di rischio per infarto, ictus ed aneurisma è l’ipertensione arteriosa, ovvero la pressione alta nelle arterie, che vede nell’alimentazione ricca di sale una delle sue principali cause”, ha spiegato Marco Diena, Presidente della Cardioteam Foundation Onlus. Un evviva dunque per un’alimentazione a ridotto apporto di sodio, via libera a vitamine, frutta e verdure crude per combattere i radicali liberi, semaforo rosso per grassi saturi e alimenti raffinati. Se si pensa, ad esempio che, secondo i dati diffusi dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il consumo giornaliero di sale per un individuo adulto non dovrebbe superare i 5 grammi, mentre attualmente, ne consumiamo, in media, 10-12 grammi al giorno, va da sé che, dimezzando la quantità di sale, potremmo già fare un passo verso la scongiura del rischio ictus e delle malattie cardiovascolari. Impariamo a sfruttare il sapore degli ingredienti al naturale, oppure utilizziamo le spezie.  Esiste anche la soluzione salina spray Aquasalis che apportando il 75% in meno di sodio rispetto al sale in grani, potrebbe essere una valida soluzione, senza rinunciare al gusto. Non dimentichiamo poi il consumo frequente di frutta e verdura, preferibilmente di stagione perché capaci di fornirci la giusta quantità di vitamine E, C, Betacarotene, conosciute come amiche del cuore. Che dire, poi della famosa pancetta. La circonferenza addominale non dovrebbe avere valori superiori a 94 cm nell’uomo e ad 80 cm nella donna. L’aumento di massa grassa, specialmente a livello addominale, favorisce le patologie metaboliche (dislipidemie e diabete); mentre l’aumento del peso corporeo favorisce anche l’innalzamento della pressione arteriosa. Sicuramente, il girovita si può tenere sotto controllo evitando gli alimenti raffinati a favore di cereali integrali, ricchi di fibre e meno di zuccheri, ma l’attività fisica, soprattutto quella aerobica, è fondamentale anche per l’abbassamento del livello dei trigliceridi e della glicemia senza affaticare il cuore. E del colesterolo che si dice? I suoi valori ottimali nel sangue non devono superare i 190mg/dl per un individuo sano, mentre per i soggetti a rischio cardiovascolare i valori “limite” sono più bassi e vanno monitorati. Attenzione, allora, agli alimenti ricchi di grassi animali e olio di palma in favore di cibi contenenti Omega 3, 6 e 9 (pesce azzurro, ed Olio extravergine di oliva, olio di girasole, semi di lino, canapa e girasole. Ca va sans dire: per uno spuntino spezzafame, via libera a mandorle, noci e pistacchi. Zucchero? No grazie. Valori di glicemia superiori ai 100 mg/dl sono un campanello di allarme importante, valori superiori ai 125 mg/dl (superiori a 6,5% di HbA) sono indice di diabete, che favorisce le malattie circolatorie (compresi infarto e ictus).Per finire con i valori pressori che, almeno dopo i 40 anni, andrebbero monitorati, considerando che a riposo non dovrebbe mai superare i 130 di massima e 85 di minima nei soggetti adulti sani. Con questi consigli preziosi si potrà preservare un cuore sempre al top.

Tag: