I runner? Siamo tutti un po’ come Zorro
<Io la borsa ce l’ho sempre in macchina, non si sa mai…> mi diceva pochi giorni fa un ragazzo sui quaranta che lavora in una società di intermediazione immobiliare e che ho incontrato negli spogliatoi della palestra. Anche io borsa e scarpe le ho sembre in moto nel bauletto centrale della mia GS. Due chiacchiere cercando ognuno di spiegare dove si trovasse il tempo per allenarsi, una sintonia quasi perfetta. Stessi ritmi, stessa situazione, stessi problemi. I figli a scuola la mattina, il lavoro, la riunione, poi ancora riunione , lavoro, cena, i compiti dei bambini da controllare e buonanotte…E il lungo che serviva per la maratona? E le ripetute e gli scatti in salita per potenziare gambe e cuore? Dove lo trovi il tempo…Dove lo trovano quasi tutti i runner del pianeta. Basta un’ora, un appuntamento che salta, uno spiraglio nella giornata più intricata del mese ed è fatta. La borsa è sempre lì ed afferarla è un attimo. Il resto è un sincronismo perfetto di tutti i movimenti che portano alla trasformazione da giornalista a runner nello stesso identico <lampo> in cui Don Diego de La Vega si mette il mantello di Zorro. Due minuti per cambiarsi, maglia, calze, calzoncini, scarpe e sei già a guardare il cronometro <rosicchiando> quell’oretta che il resto del mondo spende in un bar del centro azzannando un panino con bresaola e brie al modico prezzo di una decina di euro. Quindi si risparmia pure. Corri, sudi, ti si gonfiano le vene delle tempie però la tua mente si riposa. Stacca. Niente chiacchiere con i colleghi. Un passo dopo l’altro metti a posto i tuoi pensieri, ti organizzi il pomeriggio e risolvi un paio di grane che ti avevano mandato di traverso la mattinata. Certo fai tutto di corsa, è proprio il caso di dirlo. Rientri, butti tutto nella sacca che ormai a casa non ha più diritto di cittadinanza, borsa, doccia, una bottiglietta d’acqua prima di risalire in moto e di nuovo al lavoro che ancora stai sudando. Chi ti becca sull’ascensore ha sempre l’aria un po’ interrogativa, ti guarda e non sa se chiederti se va tutto bene o se stai per avere un coccolone: <Ma sei andato a correre…ma dove lo trovi il tempo?>. Non so dove si trovi il tempo. Non me lo chiedo più da un pezzo. Ma ormai vivo nella convinzione che qualsiasi cosa accada in una giornata un’ora per correre in qualche modo salti fuori. Basta andarsela a cercare, stare con le antenne dritte ed esser pronti. E ovviamente aver la borsa a tiro perchè non si sa mai…