Meno quattro giorni alla 100 chilometri del Passatore. Anche quest’anno sarà un’edizione da record:  <Pettorali esauriti> si legge cliccando sul sito. Saranno infatti quasi 1.400, in rappresentanza di 22 Paesi, i temerari  che sabato  alle 15 partiranno da Firenze per raggiungere Faenza dopo aver scollinato sul Passo della Colla.  Il favorito d’obbligo, in campo maschile, è Giorgio Calcaterra, vincitore delle ultime quattro edizioni, a ruota Marco D’Innocenti (secondo nel 2006, 2007 e 2009) e  Marco Boffo  che sarà seguito in bici dalla fidanzata Monica Carlin, già due volte vincitrice ma quest’anno infortunata.  Da tenere d’occhio anche l’inglese David Kirkland (classe 1972), al debutto su una gara di 100 km ma vincitore in Irlanda della 63km del Connemara con il tempo record di 4h03’. La 100 chilometri del passatore però non è solo la gara dei top runner che liquideranno la pratica in qualcosa meno di sei ore e mezzo. La <100> è anche l’avventura, la sfida impossibile di un sacco di podisti che arriveranno a notte fonda dopo aver maledetto all’infinito il momento in cui si sono iscritti. Io non l’ho mai corsa ma credo di aver capito di cosa si tratta dai racconti di tre miei amici che ci hanno provato due anni fa. Più o meno tredici ore di fatica, correndo, camminando sulle salite, all’inizio scherzando, poi un po’ imprecando e alla fine nel più completo silenzio.  Quest’anno due di loro, Angelo e Carmelo, ci riprovano. Il primo è un poliziotto, l’altro ha un bel banco di formaggi in un mercato comunale di Milano. Cosa c’entrano con la 100 chilometri del Passatore? Non lo so, non lho ancora capito ma tutti e due hanno la <capa tosta> e questo li porterà al traguardo anche questa volta. In bocca al lupo!