[photopress:super6.jpg,full,alignright]Non so se sia la gara di mountain bike più dura delle Dolomiti come recita il sottotitolo. Io so solo che l’ho corsa due volte, parecchi anni fa, e non l’ho più dimenticata soprattutto non ho dimenticato quell’anno in cui ho fatto l’ultima interminabile discesa sotto la pioggia e il nevischio. Ma forse è anche per questo che mi è rimasta dentro.  La Dolomiti Superbike è una delle cose più belle che ti possono capitare quando sei in sella a una mountain bike. Da Vilabassa a Villabassa su due percorsi arrampicandosi in alta Val Pusteria  con le tre cime Lavaredo sullo sfondo: <Tutto molto bello…> come diceva Bruno Pizzul nelle sue telecronache. Si corre domenica, due tracciati come al solito. I primo più corto di 57 chilometri riservato a tutti ( si fa per dire…bisogna essere ben allenati) e l’altro di 120 a prova di campione. Subito dopo il via si raggiunge Braies in una salita asfaltata e poi si prosegue per Prato Piazza. Qui, se si riesce a non farsi distrarre dal panorama, ci si tuffa in discesa verso Carbonin, poi, passando dal Lago di Landro,  si arriva a Dobbiaco, dove i percorsi si separano. Quello lungo prosegue per San Candido, quello corto invece punta per la valle San Silvestro, su per “Stadlern”, e su una carrareccia fino al Maso Kurter prima dell’ultima discesa  che riporta gli atleti a Villabassa al traguardo. Sarà una gara per appassionati ma sarà anche una gara di assoluto valore tecnico. Al via infatti c’è quest’anno Roel Paulissen, campione del mondo in carica di Marathon  (secondo nella classifica UCI marathon) che ha già conquistato un titolo mondiale nel 2008  proprio a Villabassa. A rendergli la vita dura ci proveranno in molti: da Mike Felderer, a Thomas Dietsch, da Hannes Pallhuber a Massimo De Bertolis che potrebbe a bissare la vittoria dello scorso anno anche se non sarà semplice.  Ma il prologo della 16esima Südtirol Dolomiti Superbike sabato sarà tutto dedicato ai bambini. Nello Scott Junior Trophy  i minibiker potranno dare prova delle proprie capacità su un circuito circolare lungo da uno a otto km che si snoderà tutto attorno a Villabassa. Infine Kurt Ploner che della Dolomiti superbike e il <patron> ma è anche un ottimo biker e maratoneta. L’avevo conosciuto tanti anni fa quando ero andato a correre a Vilabassa poi ci eravano persi di vista. Negli ultimi due anni ci siamo incontrati e salutati tre volte sempre per caso. A New York il giorno prima della maratona sulla quinta strada mentre stavamo passeggiando, in un Autogrill sugli Appennini alla vigilia della maratona di Firenze e poche settimane fa all’ultimo ristoro della Cortina Dobbiaco run, lui dava una mano io ero a 4 chilometri dal traguardo. Strana la vita.