Generalmente funziona così. Si sceglie un argomento caldo, di quelli che girano nei titoli dei tg o sulle prime pagine dei giornali, ci si pensa un po’ su ( ma neanche tanto) e poi si fa fuoco. Più grossa è la “stronzata” più alta la probabilità di finire nel frullatore dell’informazione e guadagnarsi una mezza giornata di notorietà. E allora spazio anche a Pietro Giovannoni, consigliere leghista della provincia di Padova, che fino a ieri pomeriggio sfido chiunque a dirmi chi fosse. L’ha sparata, ha detto che non bisogna più dare soldi alle maratone perchè tanto vincono sempre gli extracomunitari in mutande. Probabilmente ha pensato “negri” ma non ha avuto coraggio di dirlo. L’ha sparata ed ha funzionato, non come a maggio quando, sempre lui, aveva detto che i gay sono “culattoni” ma non se l’era filato nessuno,se non il Gazzettino con un pezzetto in cronaca. Ieri è andata meglio. Un’apertura di pagina sul Corriere, un’apertura sulla Repubblica, una sulla Stampa, una su Libero e addirittura una doppia pagina sull’Unità che è andata anche a ripescare il precedente di Jesse Owens quando, il 4 agosto del 1936 alle Olimpiadi di Berlino vinse quattro medaglie d’oro e fece infuriare Adolf Hitler. L’accostamento mi sembra davvero esagerato. Davvero troppo per la stronzata di Giovannoni che un buon silenzio deve ancora impararlo, ma che vale ciò che vale cioè nulla. Che senso ha un pensiero del genere? A mio modestissimo parere nessuno. Se un extracomunitario vince una maratona è perchè è bravo ed è giusto che vinca i premi in palio perchè quello è il suo mestiere. Ed è la stessa cosa se vincono Rothlin che è svizzero o Pertile che è italiano. Ma sono quelle cose che non c’è bisogno ne di dire nè di scrivere perchè fanno parte del’ovvietà e poi ogni maratona e i suoi organizzatori devono fare  i conti col loro bilancio: se hanno sponsor e soldi per ingaggiare i top runner bene, altrimenti vino e prosciutti per chi vince. Ma c’è solo una cosa che secondo me va scritta e che Giovannoni dovrebbe sapere. Sono andato a spulciare gli ordini d’arrivo della maratona di Padova ed ho scoperto che su 11 edisioni gli extracomunitari in mutande ne hanno vinte solo 5. Quindi la prossima volta prima di dire stupidaggini almeno s’informi.