<Guarda che ti hanno cercato dal secondo piano…>. Da noi al secondo è un piano c’è la presidenza ed alcuni uffici amministrativi importanti, quindi ogni volta un po’ di apprensione c’è. Però ieri era domenica e quindi ho capito subito che il motivo non poteva essere professionale. C’era qualcos’altro. E che quel qualcos’altro avesse molto a che fare con l’undicesima edizione della Milano marathon l’ho capito stamattina quando dopo la riunione di redazione ho chiamato la segreteria. “Buongiorno, le passo Alessia Berlusconi….” mi hanno risposto. Pausa, musichetta ed ecco chiarito il “giallo”. “Ciao, sai che ieri ho finito la mia prima maratona…Ho aspettato a raccontartelo perchè non volevo fare figure , avevo paura di non arrivare. Ma mi vergogno un po’ a dirti il tempo, ci ho messo 5 ore e mezzo… “. Cinque ore e mezzo sono tante ma alla prima maratona  e in una giornata caldissima come quella di ieri credo il tempo conti davvero poco. Anzi, non conta nulla: l’importante era arrivare. E infatti ho dato un’occhiata alla classifica finale pubblicata dalla Gazzetta e mi sono reso conto che non sono stati in tanti quelli che ce l’hanno fatta: poco più della metà. E allora ho chiesto ad Alessia come mai avesse scelto prorpio Milano per avvicinarsi ad una maratona…” Perchè mi sono voluta fare un regalo per il mio compleanno. Un compleanno importante…>. Un bel coraggio, viste le temperature. Ora però  riposo. Così mi ha raccontato che riprenderà a correre con la bici da corsa  e che a ottobre comincerà a preparare la seconda maratona della sua “carriera” da runner alternando i lunghi con lo sci alpinismo che è un po’ la sua passione. Nessuna intenzione di smettere con la corsa però. La prima maratona non si scorda mai, ma anche la seconda, la terza….Benvenuta tra noi.