“L’unico Guinness che m’interessa è una pinta di birra…”. Eppure Pierre Jean ’Buster’ Martin morto ieri a 104 anni nel libro dei record ci entrerà dritto dritto. Suo malgrado. Era il maratoneta e più anziano del mondo da quando tre anni fa a 101 anni corse e finì la maratona di Londra ma guai parlagli di primati o cose simili. Non ci teneva proprio a diventare un’attrazione da circo tantè che qualche anno fa quando gli chiesero il certificato di nascita per farlo entrare nella storia mandò tutti a farsi benedire. Che fosse un tipo quanto meno originale ci vuol poco a capirlo. Nella sua lunga vita ha polverizzato una serie di primati. Ovviamente sempre suo malgrado.  Ha iniziato a lavorare ad undici anni, ha avuto 17 figli, è stato con i suoi 90 anni di versamenti previdenziali  il più longevo contribuente britannico, non è mai andatonin penzione. A dire il vero ci provò a 97 anni ma vivere senza far nulla era troppo noioso così dopo pochi mesi  entrò a far parte della compagnia di Charlie Mullins il milionario proprietario della Pimlico Plumbers . Tre giorni di lavoro alla settimana. E la sera, immancabile, una birra al pub spesso proprio con Charlie diventato suo amico.   Nel 2008 ha corso e finito la maratona di Londra, in poco meno di dieci ore , a 101 anni, mettendosi anche dietro qualcuno e al cronista che gli ha messo sotto il naso il microfono all’arrivo ha risposto che avrebbe detto qualcosa di intellegente solo dopo essersi bevuto una birra come tra l’altro aveva fatto ai ristori. La notizia della sua scomparsa sul l’ha data lo stesso Charlie Mullins sul suo blog:  «Non posso crederc – ha scritto-i, solo ieri ci facevamo una Buster’s Beer (cocktail a base di birra, ndr), è oggi non c’è più…».