Kilian Burgada, la corsa in montagna ha il suo Maradona
La corsa in montagna è una disciplina che fa storia a sè. Non basta essere allenati , non basta essere maratoneti, non basta essere atleti. Chi corre in montagna e si arrampica su salite che sembrano muraglie dentro ha qualcosa in più. Una forza che non è solo nelle gambre. Una scintilla che arriva dalla mente e che non scocca per tutti. Così ogni volta che mi capita di seguire una di skyrunning resto stupito, affascinato e un po’ invidioso. Chiunque arrivi al traguardo in una corsa del genere da mio punto di vista compie un’impresa. Chi domina e vince, ovviamente ancor di più. Ed è il caso di Kilian Jornet Burgada, l’atleta spagnolo che dopo le recenti grandi prestazioni sul Monte Olimpo in Grecia e alla Western States Endurance Run 2011 in California ha firmato nei giorni scorsi un’altra pagina di grande sport, vincendo con un tempo record la Giir di Mont, gara di 32 km tra le cime di Premana nelle Prealpi lombarde al confine con la Valtellina. L’atleta del Team Salomon ha chiuso la gara con un tempo mai stabilito da nessuno nelle precedenti diciotto edizioni: 3 ore, 1minuto e 3 secondi, distanziando il secondo arrivato Marco De Gasperi di oltre due minuti. Kilian Jornet Burgada è un fenomeno. Nato a Sabadell in Spagna il 27 ottobre 1987 è’ cresciuto in Cerdagna, una regione dei Paesi Catalani, situata nei Pirenei Orientali. I suoi genitori, Eduard e Nùria, gestivano un rifugio di montagna, il Cap del Rec (1.960 m) e la loro passione per la natura e lo sport ha subito contagiato i figli per i quali lo sport era l’unico e possibile divertimento in quei luoghi. In compagnia dei suoi genitori, a 3 anni Kilian ha scalato il suo primo 3.000 metri, il Picco di Mulleres, a 5 anni il Del Mar e l’Aneto (3.404 m), la più alta montagna dei Pirenei e a 6 anni il Breithorn (4.165 m), il suo primo “quattromila”. All’età di 10 anni ha compiuto l’attraversata integrale dei Pirenei. Tenacia e grande cuore, sempre. Come domenica scorsa sulle prealpi della Valtellina nella sfida con il suo avversario più temibile, l’azzurro De Gasperi. “Ho dato tutto- ha detto Kilian al traguardo- ho capito che recuperavo e quando l’ho visto davanti ho cercato di staccarlo prima della discesa perché sapevo che lì è fortissimo”. Un’altra vittoria che va ad arricchire un palmares da campione che vanta 6 medaglie tra mondiali ed europei.