Non ci si sperava più. Tolta una parentesi ( breve) di luglio,  quest’anno il caldo, quello torrido estivo che sembra di essere sui Pirenei, s’è fatto davvero desiderare. Ma ora ci siamo. A Milano sarà uno dei week end più caldi dell’anno con il termometro che sfiorerà i 40 gradi. Non so a quanti farà piacere ma per chi pedala in bici non è male. Sembra di avere davanti un grande phon acceso sulla tacca <tre> dell’aria calda. Si suda e ci si asciuga, si suda di nuovo e ci si asciuga ancora  e così si va avanti con un’occhiata al computerino che sta sul manubrio e fatica a salire ed uno alla borraccia per controllare quanta acqua è rimasta. Pedali, provi a scendere di un rapporto perchè le gambe girano e il  phon è sempre lì davanti a te. Acceso ovviamente. Anzi soffia più forte e  più caldo ma non dà fastidio perchè in bici anche il caldo diventa sopportabile. Fino a quando non ti fermi. Fino a quando non ti accorgi che quest’estate è arrivata alla fine d’agosto. Pochi secondi e riparti. E il phon si riaccende.