Settimo milanese, Cusago, Gaggiano, Cisliano e poi di nuovo a Settimo negli spogliatoi della Dds per una meritata doccia. Addio ai verdi pascoli della val Senales, alle cime aguzze delle Dolomimiti ai campanacci delle mucche che pascolano. Alex Schwazer da settembre macina chilometri tra i canali, le campagne e le cascine del Parco Sud dove l’aria sicuramente non è quella frizzante delle sue parti, dove la mattina c’è la nebbia e dove c’è qualche zanzara in più. Ma dove non c’è un metro di salita nenache a cercarlo: pianura, pianura e ancora pianura e per uno che «marcia» verso le olimpiadi di Londra non è un dettaglio. Schwazer, 26 anni carabiniere, si è traferito alla Dds di Settimo Milanese da qualche mese per avere una base di allenamento assieme al suo allenatore Michele Didoni. Il grande obiettivo dell’olimpionico di Pechino nella 50 km di marcia sono i Giochi che si disputeranno dal 27 luglio al 12 agosto 2012 a Londra. Non sarà facile ripetersi. In questi due anni l’azzurro è stato in diversi posti: isola di Tenerife, Livigno, Val Senales, Trentino e ovviamente anche a casa sua a Calice di Racines. Ma d’’ora in poi risiederà a Settimo Milanese. «Mi trovo benissimo qui- spiega Alex- Mi piace sopratutto condividere questo mio avvicinamento a Londra con altri atleti che magari fanno sport diversi. C’è un bel clima, ci scambiano sensazioni, ci si confronta ma soprattutto ci si fa coraggio quando le cose non vanno nel verso giusto. Io per una 50 km di marcia devo impegnarmi per 3 ore e 40 ma se penso a Daniel Fontana che quando fa un ironman gareggia per più di otto ore, allora mi tiro su di morale…» Nel 2008 Schwazer è stato il primo altoatesino a vincere una medaglia d’oro olimpica. A Pechino, nella 50 km di marcia aveva stradominato la gara poi ha avuto un periodo di flessione tra alti e bassi. Ma ora si ricomincia e sente che c’è la possibilità di scrivere un’altro capitolo della storia della marcia azzurra. «Casa mia non mi manca- assicura- mi alleno quattro ore al giorno, tanto in bici e poco di marcia. Mi devo abituare nuovamente al volume di lavoro che serve per una 50 km». Un allenamento quotidiano sotto gli occhi dei tecnici dei carabinieri, il gruppo sportivo per cgui gareggia Schwazer, che lo porteranno a percorrere quasi ottomila chilometri. Londra, sto arivando.