Quarantadue chilometri da Lovere a Iseo, dalle sponde del lago alle colline della Franciacorta, attraversando le province di Brescia e Bergamo e il territorio del Sebino. Per scoprire la sua natura, la sua storia ma soprattutto quanto sia importante l’acqua che da queste parti è il filo conduttore che lega insieme tradizioni, economia e turismo. Tutto questo in una corsa, una maratona per la precisione, che è partita ( e arrivata)  domenica 11 settembre. Qualche mese fa.  E stasera la maratona dell’acqua torna d’attualità. Chi non c’è stato, chi non ha letto nulla, chi non ne ha neppure sentito parlare questa seara potrà farsi un’idea di quanto è bella questa gara mettendosi comodo davanti al televisore alle 21.10sulle frequenze di raidue Sport. Una mezz’oretta  di racconti e immagini per capire che la «Maratona dell’acqua» non è una gara e basta ma  quello che molte competizioni sportive stanno diventando o sognano di diventare, e cioè il mezzo per scoprire nuovi territori attraverso la corsa. É la nuova frontiera degli sport di fatica dove, all’aspetto agonistico, si affianca anche quello turistico. . Il percorso prende il via da Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia, costeggia il lago correndo lungo la «vecchia» strada panoramica, attraversa i piccoli comuni costieri, si inoltra tra i vigneti della Franciacorta per terminare a Iseo, storica località sul lago. Sempre sulla riviera, che lambisce tra l’altro la riserva naturale delle Torbiere e il parco dell’Oglio e che permette di conoscere i graffiti di Capodiponte o le cantine  della Franciacorta. Perchè parlo della maratona dell’acqua a due mesi di distanza? Beh, innanzitutto perchè stasera c’è la sintesi in tv e poi perchè a commentarla ci saranno Andrea de Luca, voce e volto ufficiale del ciclismo in tv  e  (udite! Udite!) il sottoscritto “arruolato” a commentatore tecnico. Per l’occasione mi sono meso anche la giacca.