La maratona raccontata in tv: la “rivoluzione” parte da Roma
Makau, Mutai, Mosop. E ancora: Gebrselasie, Tergat, Lel. Tutti grandissimi. Campioni stellari che hanno scritto e scriveranno pagine importantissime nella storia della maratona. Quante volte le telecamere hanno indugiato sulle loro smorfie di fatica, sui loro sorrisi all’arrivo o sulla loro delusione? Ifinite. Forse troppe verrebbe da dire. Sì perchè, se è scarosanto che in una maratona internazionale le telecamere , le moto, le bici al seguito si piazzino sul gruppetto di testa, va anche detto che dietro ai campioni c’è un mondo che corre e suda. Ma che raramente viene raccontato. La questione è tutta qui. Troppo spesso le grandi maratone italiane, televisivamente parlando, sono il racconto della gara dei top runner. Fondamentale quanto si vuole ma non sempre avvincente. Ciò che potrebbe fare la differenza sono le storie di chi corre in retrovia. Le immagini della fatica e della gioia dei tapascioni, le storie personali, le curiosità, i colori, i volti, i saluti a mamma e papa, alla maglie, alla fidanzata… Perchè raconto tutto questo? Perchè un piccola rivoluzione nel modo di far vivere per immagini di una maratona internazionale sta per cominciare. E partirà il prossimo 18 marzo con la diciottesima edizione della Maratona di Roma Acea sugli schermi de LA7. Quattro ore di diretta, sulle strade della capitale tra gli scenari più belli del mondo con una copertura più dettagliata con telecamere personalizzate che offriranno a chi segue la corsa la cronaca di ciò che succede davanti ma anche dietro e nella pancia del gruppo. Non solo. Gli inviati della redazione del TGLA7, con il contributo esclusivo di alcuni volti noti di Rete della tv di Telecom Italia Media, seguiranno il percorso per raccogliere emozioni e commenti,anche tra il pubblico presente. LA7 proporrà l’avvenimento in esclusiva anche in HD e in streaming live sulla piattaforma web all’indirizzo www.la7.it. Insomma con tutte le proporzioni e i distinguo del casoLA7 proverà a fare ciò che la BBC da anni fa con la Maratona di Londra. Uno spettacolo nello spettacolo fatto da inviati che raccontano da dentro le storie comuni che può inventarsi una maratona. Che non sono solo quelle di chi arriva in due ore, tempi e record. Da Roma si parte, l’augurio e che gli altri si mettano in scia.