Spiros Louis vinse la maratona nella prima edizione delle olimpiadi moderne. Era il 1896 e il greco fu profeta in patria trionfando proprio nella sua città. Da allora  è sempre stato considerato una gloria anzionale tant’è che  che ad Atene gli hanno anche dedicato lo stadio olimpico costruito nel 1980. La sua gloria, i suoi trofei e la coppa che vinse  ai Giochi sono da semrpe stati tesoro e vanto per i suoi figli e i suoi nipoti. Cimeli di famiglia insomma. Ma di  questo periodo in Grecia, ma anche da noi in verità, è la crisi che detta tempi e decisioni. A volte anche amare. Così un altro Spiros Louis che di quel maratoneta è il nipote ha deciso di mettere all’asta la coppa d’argento vinta da suo nonno. La notizia è stata data con bella evidenza dal quotidiano Kathimerini. La casa d’aste londinese Christiès ha reso noto che la coppa – che è alta 15 cm – verrà battuta il prossimo 18 aprile e dovrebbe essere acquistata per un prezzo fra le 120 e le 160 mila sterline (tra i 143 e i 190 mila euro).  «La nostra famiglia è stata molto orgogliosa dell’onore di custodire questo importante e storico trofeo sportivo negli ultimi 116 anni», ha detto il nipote del maratoneta «e la vittoria di mio nonno nella prima maratona delle prime Olimpiadi moderne resterà per sempre parte del patrimonio della famiglia». «Comunque – ha aggiunto Spiros Louis – oggi è tempo di guardare al futuro e non al passato. Ho due figli e per me la cosa più importante è di garantire che siano curati al meglio. Inoltre non è possibile dividere una coppa in due». L’asta del 18 aprile è dedicata esclusivamente a trofei e cimeli olimpici, in tutto 179 oggetti tra i quali verranno battuti anche otto torce olimpiche originali, di anni fra il 1936 e il 1996, e 26 poster originali datati fra il 1908 e il 1964.