E una lunga storia che purtroppo coinvolge anche lo sport. Lo sport che come è sempre successo, dalle tregue olimpiche in avanti, i popoli li dovrebbe unire. Ma non sempre ciò riesce. E così è di qualche giorno fa la notizia che i ministri arabi per la Gioventù e lo Sport, riuniti in Arabia Saudita, hanno deciso di boicottare Adidas per aver sponsorizzato l’ultima maratona di Gerusalemme.  Non solo Adidas, ovviamente ma tutte le compagnie che l’hanno sponsorizzata. Lo ha annunciato il principe Nawaf ben Faysal, presidente dell’Organizzazione generale per la Gioventù e lo Sport che ha sede in Arabia Saudita.  Il principe Nawaf, che ha presieduto la riunione tenuta a Gedda, ha precisato anche che la prossima maratona di Gerusalemme sarà all’insegna dello slogan – adottato da tutti i Paesi arabi – «Gerusalemme ci appartiene perchè Israele tenta di imbrogliare l’opinione pubblica lasciando credere che Gerusalemme è la sua capitale, in violazione di tutte le decisioni dell’Onu…». E allora mi piace chiudere con l’immagine che ho messo nel post, quella di un maratoneta che tiene nelle mani una bandiera israeliana e una palestinese come messaggio di pace dopo aver superato due poliziotti israeliani di confine…