E’ arivata l’estate. Silenzio, si corre
“Sessantacinque…gas”. E quando Alberto dice “Sessantacinque… gas” vuol dire che è arrivata l’estate. Tradotto, sessantacinque gas è la mezza minerale frizzante che scende ghiacciata dalla macchinetta automatica della palestra dopo un’ora tirata di allenamento al Parco Sempione. Sessantacinque gas è il caldo inaspettato di oggi nell’intervallo di pranzo. Così mentre nel centro di Milano molti affollano i tavolini all’aperto dei bar dove si mangia stretti come sardine, gli altri che corrono cominciano a cercare l’ombra e a bagnarsi la testa con l’acqua delle fontane. Certo, se non fa caldo a fine maggio allora quando? Ma non è il caldo che ti frega…E’ il primo caldo che ti fa piegare le gambe. Se poi metti in conto che tre giorni fa a Milano c’erano almeno 15 gradi in meno allora ti spieghi la “cotta”. E la “cotta” ti toglie fiato, energie e parole. Soprattutto le parole. Alberto non parla, Giorgio nemmeno e anche io, come ormai dicono in tanti in tv perchè si vede che fa tendenza, “mi taccio”. Si corre in silenzio, ognuno con i suoi pensieri e la sua fatica. Tanta, basta guardare le facce che sono come quelle di Basso e Pozzovivo ieri sul passo Giau. Dura un’ora. Ma è molto più lunga del solito. Dura un’ora ma sembra non finire più. E così sembra più lungo anche il tratto di strada che dal Parco Sempione porta agli spogliatoi della palestra. Dove finalmente c’è la doccia e c’è il ristoro. Una luminosa macchinetta automatica: “sessantacinque..gas”. Ben arrivata torrida estate.