Non era una passeggiata e si sapeva. Ma con il caldo africano che sta passando sull’Italia in questi giorni dev’essere stata ancora più dura. Questo il pensiero che mi veniva in mente ieri correndo dalle mie parti e pensando che nello stesso momento in tanti stavano sudando e faticando scalando i tornanti che dalla spiaggia di Marina di Cottone portano sulla cima dell’ Etna. A spuntarla è stato Lorenzo Trincheri che in 3 ore e 50 minuti ha vinto la VI SuperMaratona dell’Etna, 43 km (poco di più della storica distanza di km 42,195) da zero a quota 3.000 staccando di 8 minuti dopo una bella rimonta  Giorgio Calcaterra. Una corsa sulle pendici del vulcano, l’unica in cui dalla partenza si vede il traguardo, organizzata da Unione Sportiva Mario Tosi Tarvisio e sostenuta anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La maratona da guinness, tornata in Sicilia dopo tre anni, ha visto la vittoria di Trincheri  (al terzo tentativo) al termine di una rimonta in cui ha recuperato prima sul «tassista volante» Giorgio Calcaterra (Running Club Futura) e quindi sul maratoneta Emanuele Zenucchi (Gruppo Città di Genova). In campo femminile, podio siciliano con la vittoria della palermitana Lara La Pera (Polisportiva Nadir) alla sua prima esperienza con la «da zero a tremila» davanti a Maria Emanuela Di Stefano (Runner Team Mascalucia) e Graziella Bonanno (Podistica Messina).  Dei 178 iscritti, di cui 19 donne, sono 109 coloro che hanno tagliato il traguardo.   «C’era davvero un ottimo parterre di atleti – ha commentato soddisfatto Trincheri – ma io mi sentivo che avrei potuto vincere. Volevo farlo e ci sono riuscito. Mi sono trovato a correre in una terra fantastica, un ambiente unico con mare, montagna e vulcano. Davvero incredibile». Soddisfatto, nonostante il secondo posto, anche Giorgio Calcaterra: «Ho fatto quello che potevo. Ho patito un po’ il caldo, per la prima volta mi sono trovato a dover camminare cosa che non mi era successo neppure nella 100 km, ma va bene così anche perché non ho potuto riposare quanto potevo visto che ho avuto alcuni ritardi nel viaggio aereo da Roma a Catania». E infine il terzo calssificato: «Ho sbagliato sicuramente qualcosa – ha detto al traguardo Emanuele Zenucchi, partito con un ritmo troppo elevato – ma è comunque stata una gara per me fantastica. Qualcosa di unico che consiglio a tutti di provare e che io stesso voglio rifare. Chiunque riesce ad arrivare a quota tremila è un campione, indipendentemente dal tempo che ci mette. Siamo tutti vincitori».

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