Un tuffo al cuore. Mi ha colpito la disperazione di Tania Cagnotto. Mi ha colpito l’abbraccio con suo padre e l’intervista con Stefano Bizzotto un quarto d’ora dopo la sconfitta: “Sto male…”. Può una sconfitta sportiva far tanto male? Sicuramente sì, sia che si tratti di una gara olimpica sia che si tratti di un’altra sfida. Dipende da quanto ci si investe, dalle aspettative, da quanto lavoro ci sta dietro. E così mi piace  segnalare uno studio dell’americana Cornell University che ci dice che la vittoria di una medaglia di bronzo da maggiore gratificazione rispetto alla vittoria di un argento.  Riflettendoci appare abbastanza ovvio: l’argento è una sconfitta ad un passo dalla gloria, il bronzo è un pezzetto di gloria al posto di nulla. Ma tornando a Tania Cagnotto credo che le sue lacrime, seppur nella tristezza,  resteranno una delle foto più intense di questi Giochi. Entrerà nella storia di queste olimpiadi anche se non è salita sul podio.

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