Armstrong e la macchina del doping: un solo colpevole?
Due parole ancora su Lance Armstrong in attesa che l’Uci, l’unione ciclstica internazionale, si pronunci sul migliaio di pagine di dossier trasmesso dall’ Usada, l’agenzia antidoping americana, e sui sette Tour de France vinti dal campione americano. Dai racconti dei 26 testimoni, 11 dei quali ex compagni di Armstrong, non paiono esserci dubbi: quello messo in piedi dal texano sarebbe il più colossale sistema di doping mai esistito nello sport. Una truffa enorme fatta di fiale, di epo, di trasfusioni, di sacche di sangue, di controlli addomesticati, bonifici bancari, assegni, telefonate, sms, ricatti, minacce e altro ancora. E coinvolgerebbe decine di atleti, direttori sportivi, medici e forse chissa chi altri. Insomma una vera e propria organizzazione a delinquere che per 15 anni ha dettato legge nel mondo del ciclismo e l’ha fatta franca. Ora la domanda che mi viene spontanea è questa. Possibile che in tutti quegli anni nessuno si sia mai accorto di nulla? Possibile che in tutti quegli anni in un meccanismo così infernale non si sia mai aperta una crepa? Possibile che in tutti quegli anni tra i compgni di squadra di Armstrong nessuno abbia mai avuto un momento di debolezzza e ora invece si pentano tutti in blocco? E ancora. Possibile che con tutti i controlli che sono stati fatti al texano e ai corridori della Us Postal i medici dell’antidoping non abbiano mai sospettato di nulla? No, non è possibile. Quindi dato per vero, e sembra difficile negarlo, tutto ciò che viene sostenuto dal procuratore dell’Usada Travis Tygart viene da chiedersi se Armstrong possa aver fatto tutto da solo. Se fosse solo lui il “demonio” come ora si vuol far credere o se ci fosse anche la volontà politica di coprire un sistema di doping così vasto o raffinato. Tante domande che per il momento hanno una solo colpevole a parte Johan Bruyneel, l’’allora direttore sportivo della Us Postal è stato costretto a lasciare la Radioshack, il team di Fabian Cancellara di cui era general manager. Non basta. Non basta se questo deve essere il punto di ripartenza di uno sport diverso. Perchè Armstrong e i suoi compagni si saranno anche dopati per anni ma c’erano anche molti che sapevano e l’hanno permesso.