Ci vorrebbe un bloc-notes per fermare i pensieri quando si corre. Scappano via, diventano spesso le soluzioni che stavi cercando ma poi  non riesci a cementarli nella mente. O forse li cementi ma chissà dove si vanno a nascondere. Così quando afferri il concetto  te lo ripeti più volte, quasi ad impararlo a memoria. Corri e ripeti, ripeti e corri e metti tutto in ordine. Oggi pensavo che correre nelle campagne del parco sud in una giornata di sole è una fortuna. Soprattutto quando non se ne ha troppa voglia.  Difficile da spiegare. Difficile credere che la fatica possa  essere un piacere. Correre non ha prezzo, è un pieno di benzina che rimette in moto gambe e cuore ma soprattutto la  mente. Ti raddrizza una giornata storta di quelle dove tutto sembra andare nel verso contrario a quello che ti aspettavi. Una magia che rimette a posto  pezzi di un mosaico che solo un’ora e mezzo prima sembrava impazzito. Correre è la trasgressione è l’llusione di sentirsi ancora un p0′ altleti a cinquant’anni, è il momento che ti permette di tirare le somme o forse solo la scusa per farsi una doccia. Comunque vada correre è un lusso…