C’è un gioco che mi piace fare tanto per restare in tema elettorale: paragonare le elezioni a una maratona. Ha vinto Beppe Grillo, non si discute. Si è presentato al via a sorpresa e senza neanche troppo allenamento e gli avversari lo hanno preso sottogamba pensando di ritrovarselo sul percorso al trentesimo gambe a pezzi e lingua a terra. Invece lui ha accelerato e ha staccato tutti chiudendo sotto le tre ore. Incredibile. Discorso diverso per Silvio Berlusconi. Il Cav è atleta esperto però partiva con un Pdl più che a pezzi: su di lui nessuno scommetteva un euro. E invece, ancora una volta ha stupito tutti. Partenza accorta, cosciente di dover recuperare. Poi un finale in crescendo proprio mentre gli altri iniziavano a rallentare per arrivare al traguardo sotto le tre ore e mezzo: un mezzo miracolo.  Pier Luigi Bersani ha chiuso con lo stesso tempo del giaguaro che voleva smacchiare ma ha perso. E di brutto. Era il grande favorito di qeusta maratona, doveva vincere e fare il record della gara ma ha sbagliato la tattica. E’ partito forte come di solito fanno i keniani. Ha tirato a tutta da subito pensando di sfiancare gli avversari e ha girato alla mezza con un tempo da primato ma poi è cominciata la flessione ed è arrivato alla fine senza più benzina. C’è rimasto male ed ora potrebbe anche decidere di appendere le sue scarpette al chiodo. Infine Mario Monti. Atleta un po’ sopravvalutato soprattutto a livello europeo  e forse anche un po’ presuntuoso. Dalle sue dichiarazioni correva per vincere ed era sicuro di fare risultato. Ha fatto la corsa  sul passo delle sue due lepri Fini e Casini che però già a metà gara s’è capito che non sarebbero risuciti a garantirgli una vittoria. Sono saltati tutti e tre: SuperMario si è trascinato al traguardo con un tempo superiore alle 4 orre, gli altri due non sono prorpio arrivati. Peggio dei peggiori tapascioni. Infine Matteo Renzi. Era il vero maratoneta del gruppo ma non lo hanno fatto correre. I compagni, non si è ancora ben capito perchè, gli hanno fatto sparire il pettorale. E Grillo ringrazia…