Triathlon Milano: ecco i percorsi
Due giorni alla prima edizione di Tri@mi, il triathlon di Milano. Una gara che nello spirito degli organizzatori del Friesian team che hanno dovuto superare anche qualche difficoltà nella messa a punto della frazione di nuoto nasce con una filosofia precisa: “si svolgera’ interamente dentro i confini della città”. Il via domenica alle 11′ sfidando anche l’annunciata ondata di caldo africano . I tre percorsi, sono tutti cittadini a partire dalla prima frazione di nuoto.
I triatleti si tufferanno nelle acque del Naviglio Grande con partenza della gara all’altezza del Pontile della Canottieri Olona e dopo 1.500 metri di nuoto (in leggero favore di corrente), arriveranno alla Darsena dei Navigli. Qui sarà installata la prima zona cambio, nell’area del parcheggio attigua alla Darsena. Da qui via in bici per affrontare la frazione di 40 chilometri di ciclismo. Un primo tratto da 7,5 chilometri dal parcheggio della Darsena fino a via San Giorgio, e da qui i concorrenti si immetteranno in un circuito di 5,6 chilometri da ripetere cinque volte, che li vedrà pedalare in senso orario lungo Via Canova, Corso Sempione, via Melzi D’Eril, e proseguire “costeggiando” l’area del Parco Sempione fino a transitare in Piazza Castello e continuare su via Gadio, via Alemagna, via Moliere e dopo via Milton ritornare in via Canova. Dopo cinque giri i triatleti rifaranno ancora un mezzo giro fino a Piazza Castello dove tra via Minghetti e via Gadio è collocata la seconda zona cambio. La frazione di podismo si correra’ su un anello di 2 chilometri da ripetere cinque volte: l’ultimo giro vedrà una deviazione a sinistra che immette nel viale che porta a Piazza del Cannone dove è collocato lo striscione d’arrivo. «I tracciati cittadini sono spesso tecnici, ma estremamente spettacolari per il pubblico al seguito – commenta Massimo Mapelli di A&C Consulting –. Una scelta impegnativa sotto il profilo organizzativo che richiede un grosso sforzo per presidiare i percorsi». Per garantire la massima sicurezza ai concorrenti, il Friesian Team ha previsto una task force di oltre 200 volontari grazie anche alla collaborazione di numerose associazioni di volontari.