Il Ghisallo è la salita di tutti quelli che pedalano.  Perchè in cima c’è una chiesetta che è diventata un simbolo e perchè il museo è la metà perfetta per chi  ama la bici.  Il tratto più duro é all’inizio, un paio di chilometri tosti fino  Mulini del Perlo. Talmente duri che il resto sembra una passeggiata anche se le pendenze sfiorano il 10 per cento. Dopo Civenna la strada spiana poi si risale  con alcuni tornanti che portano sù. Fino in cima, alla meta. Perchè la salita del Ghisallo? Perchè oggi al museo della  di Madonna da Rosilio  Busnari , artigiano del legno di Vimodrone, sono state donate le biciclette in legno più grande e più piccola d’Italia. Due capolavori modello Campagnolo a bacchette. E’ così che funziona: gli appassionati di ciclismo donano al museo ciò che altri appassionati vanno poi a vedere e la catena non si interrompe mai.  Nel giorno della Tre Valli e alla vigilia della Vuelta di Spagna una notizia così non troverebbe spazio neppure in una breve sulla Gazzetta di Magreglio se esistesse.  Ma a chi sale sul Ghisallo magari interessa…

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