Prima di cominciare qualsiasi discorso si deve partire da una massima: ognuno corre come gli pare. E  non si discute. Forte, piano, spingendo sui talloni o più sulle punte, alzando le ginocchia oppure tenendo i piedi rasenti al suolo. Con le braccia più vicine ai fianchi, oppure più larghe, più alte o più basse. Insomma liberi. L’importante è muoversi e star bene. Però poi ogni tanto viene voglia di mettere i puntini sulle “i e di rimettere i tasselli al giusto posto. Perchè tra chi “va” sul serio e chi ci prova comunque c’è una bella differenza,  perchè una cosa è la corsa un’altra il jogging fatto al parco e perchè gli amatori  saranno anche veloci ma gli atleti sono un’altra cosa. Così quando senti qualcuno che fa il fenomeno sbandierandoti  i suoi tempi su una mezza  che “sfiorano” i 5 al chilometro ti viene in mente che tra tutti i triatleti seri che conosci c’è uno come Ivan Risti che ieri a Lecco nella prima mezza della sua stagione arriva  senza troppa fatica  al traguardo in 1h13’37”. Certo, c’è anche chi va più veloce di lui ma  la media resta comunque sotto i 3’30” al km. Che è tutta un’altra cosa. Che è tutto un altro sport. Ed è per questo che quando guardo i miei tempi la domanda mi viene spontanea. Siamo tutti atleti? Non proprio…

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