Incontri Gianni Poli nel villaggio della Stramilano  ed è l’occasione per un caffè. Per fare due chiacchiere sulla corsa, e per scoprire il volto schietto  e sorridente di Nicolas Meletiou ( nella foto di Giovanni Certomà www.giovannicertoma.it) . E’ lui che con Esosport si è inventato per beneficenza il riciclo delle vecchie scarp da corsa ed è sempre lui che a Londra, in occasione della maratona, presenterà il nuovo “Medal in frame”,  la bacheca che permetterà a tanti maratoneti di tirar fuori le medaglie dai cassetti. Quando si dice una start-up: basta pensarci, basta avere un’ idea.  La vigilia piovosa della Stramilano è tutta sotto il tendone di piazza Duomo. Gianni Poli saluta, sorride, stringe mani è come se non avesse mai smesso di correre. E infatti non ha smesso. Tirato e magro come sempre, più di Stefano Baldini che due stand più in là firma magliette nello spazio della Asics. Due generazioni di campioni, due grandissimi, due che la corsa sarà sempre al centro della loro vità. Così  gira tutto attorno a lì. Alla Stramilano e alla pioggia,  alla Maratona di Roma che si corre nella stessa domenica e non dovrebbe succedere,  alla gara di domani, all’atletica che fa fatica ad andare in tv dove non se ne può più del troppo clacistico, a una “mezza” che dovrebbe  puntare ai diecimila iscritti, a una maratona troppo vicina nella data, ad una città come Milano che può ( deve) ospitare due gare internazionali di livello europeo. Chiacchiere di corsa. In tutti i sensi. Perchè a Milano si va di fretta anche il sabato prima della Stramilano.  Non si smette mai in questa città di guardare il crono. Tempi, gare, allenamenti e “lunghi”. Già i lunghi. Si parla anche di lunghi e capisci subito qual è la differenza fra uno che ha vinto New York, che è salito sui podi di mezzo mondo e che ha firmato un paio di record italiani di maratona e chi invece arranca in retrovia. Il lungo di tre ore? Per te è quello perfetto, lui tre ore non le ha mai corse in vita sua…