C’è un ciclismo che va oltre il Tour de France. Oltre il giallo di Vincenzo Nibali e alla sua terza vittoria in un Grande Boucle che sta dominando. Domenica infatti si corre la “Freccia dei Vini” , corsa dilettantisca per Elite e under 23.  Una classica che parte da Vigevano e  poi se ne va per oltre 150 chilometri nell’Oltrepo pavese con un bel po’ di  gran premi della montagna da Oliva Gessi, a Mornico, da Pietra de’ Giorgi a Canneto, dal Muro di Donelasco a Montù Beccarla. Terra di vini l’Oltrepo’ che per una mattinata si trasformerà in terra di sudore e di fatica. Ma non è questo che farà la differenza nella “Freccia” di domenica. Ciò che va raccontata è la storia di una squadra che pedala per vincere una gara che va al di là della gloria sportiva.   Al via della 43ma edizione  ci sarà infatti il Fly Cycling Team, la formazione ciclistica semi-professionistica sostenuta da Sanofi,composta da 13 atleti, 4 dei quali con diabete mellito di tipo 1. A guidare il team Andrea Pirovano, giovane atleta con diabete di tipo 1 che, grazie alla passione per le due ruote, ha superato le difficoltà a questa patologia. “Puntiamo a raggiungere importanti traguardi sfidando il diabete e la volontà di sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione della patologia- spiega- E  siamo felici di essere al via di questa gara molto impegnativa da un punto di vista fisico perchè è un’ulteriore dimostrazione di come anche atleti con diabete possono competere al pari di chi non convive con questa patologia.”  La sfida di questi giovani ciclisti non è solo quella di raggiungere importanti traguardi sportivi, ma anche contribuire a contrastare il pregiudizio che troppo spesso circonda le persone con diabete e a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di adottare un corretto stile di vita, di cui lo sport è parte fondamentale. E infatti il Fly Cycling Team parteciperà quest’anno a oltre  50 delle più importanti gare ciclistiche regionali, nazionali e internazionali  portando sulle strade questo messaggio e il proprio esempio. Non sarà il Tour ma c’è una maglia gialla anche per questi ragazzi…