Autostrada, in coda. Capita alla vigilia di Ferragosto. Ci riempiono la testa con le partenze intelligenti, i bollini blu, rossi e neri poi però se uno lavora e la “ditta” chiude il 14 hai voglia a fare il fenomeno. Si parte quando si può. Quindi può capitare di restare intruppati. Quindi autostrada, in coda. Si ricomincia da lì. Ci si muove piano e siccome non c’è molto da fare ci si guarda intorno perchè i figli ormai smanettano su Ipad e cellulari e la moglie sonnecchia. Il tempo c’è.  Un paio di olandesi su una Volvo che probabilmente vanno in Riviera, una famiglia tedesca con Wolkswagen d’ordinanza e carrello-tenda con tanto di barbecue imbragato sopra e un paio di Tir che ti sbuffano a fianco che sembra di essere nella cucina di un kebab. Non ti passa più. Dieci metri frenata, altri dieci metri altra frenata. Stop. E allora pensi basterebbe prendere una delle cinque bici che hai caricate dietro per sfuggire via e divertirsi pure, basterebbe scendere e mettersi a correre sulla corsia d’emergenza per fare in un’ora almeno dodici chilometri, senza nenache dannarsi troppo. Altrochè dieci metri e stop. Nuotare no. Impossibile. Ma non è che ti manca: quello resta e resterà per sempre un tallone d’Achille. Chissà se si va più veloce sulla corsia di sorpasso, su quella in mezzo o su quella per i veicoli più lenti? C’è chi crede di aver capito tutto e infatti fa un po’ di qui e un po’ di là. Ma non cambia molto.  E infatti la Volvo degli olandesi è solo qualche metro davanti, mentre la Passat dei tedeschi ora arranca in retrovia. Non è più a fianco come dieci minuti fa. Ora c’è un tizio sulla quarantina con moglie e due figli. Fanno ciò che fanno i miei: smanettano su ipad e telefonini. Mi guarda come se mi conoscesse. Mai visto però. Ma continua a guardarmi. Poi gira gli occhi in alto verso il mio furgone carico di bici e abbassa il finestrino. Tanto siamo fermi. “Fai triathlon? Anchi’o. Si capisce dalla bici e poi da quell’adesivo della Timex sul finestrino…”. Dieci metri e frenata. Altri dieci metri e altra frenata. Stop. “Hai qualche gara in programma? Ah…sì anche io faccio il Garmin di Forte il 6 settembre. Sì ho fatto anche quello di Sirmione…Bello, sì, sempre bello sul Garda. E Milano? No, lì non ce l’ho fatta a venire…>. Dieci metri altra frenata. Poi finalmente si va con un cenno di saluto, un in bocca al lupo e un arriverderci al prossimo tuffo. Gente strana i triatleti. Che si riconosce al volo. E si saluta. Un po’ come capita ai motociclisti quando s’incrociano in qualsiasi parte del mondo. E’ il bello di condividere una passione. E’ il bello di sentirsi parte di una piccola tribù. Che più o meno fa le stesse cose, che più o meno ha le stesse fissazioni, che più o meno ha gli stessi tic, che più o meno ripete sempre gli stessi discorsi. Le stesse parole  che stanno qui sotto e che ho già scritto almeno un paio di volte. Che però ripeto. Appunto.

SEI UN VERO TRATHLETA QUANDO….
Consideri andare al lavoro il tempo di recupero tra i tuoi allenamenti
Il tuo primo pensiero appena sveglio è qual è la tua frequenza cardiaca a riposo
Nella tua auto hai sempre una borraccia d’acqua e ti sei dimenticato come si beve dal bicchiere 
Vai a correre anche se c’è un temporale
Pensi sia normale fare i tuo <affari> dietro a un albero nel bosco
Passi le tue due settimane di ferie a uno stage di allenamento
D’estate le tue gambe sono più lisce di quelle di tua moglie
Anche d’inverno le tue gambe sono più lisce di quelle di tua moglie
Ti serve la foto per un curriculum e hai solo quelle della gare
Usi una t-shirt da runnig per pulire la bici
Hai in macchina tutto ciò che serve per nuotare, corre e pedalare con un preavviso di 5 minuti
Hai in macchina una scorta di spille da balia
Hai una bici da 8mila euro sul tetto di una macchina che ne vale 3mila
Esci di casa la mattina con la borsa da nuoto in spalla, la roba per correre sull’altra, la bici in mano, una borsa col cambio vestiti nell’altra nel caso riuscissi a fare un allenamento in pausa pranzo
Saluti tutti i ciclisti
Qualcuno ti porge un bicchiere d’acqua e devi trattenerti dal versartelo in testa
Se osservi la gente per strada o in un centro commerciale noti se le persone hanno gambe depilate, da ciclista Se indossano scarpe da runner o e magliette delle gare
Non hai una fottuta idea di cosa fare nel giorno di riposo