Se gli italiani facessero un po’ di sport in più, fumassero un po’ meno e mangiassero un po’ meglio il governo Renzi risparmierebbe tre miliardi l’anno. Altro che aumentare le accise sulla benzina per far quadrare i bilanci o ridurre il deficit. A dare i numeri è il ministro della salute Beatrice Lorenzin che presenta il “conto” durante un convegno organizzato poche settimane fa a Roma dal Coni: “Investimento sullo sport, ivestimento anticiclico”. Ed eccoli i numeri che non ci vedono tra i Paesi eccellenti. Anzi. L’Italia è nella top 20 delle nazioni più pigre al mondo con oltre 24 milioni di sedentari che tradotto in percentuale dà un risultato che fa venire i brividi: quattro italiani su dieci non solo non fanno sport ma non si muovono proprio. E tutto ciò non è gratis perchè se un po’ tutti si mettessero a nuotare, correre o pedalare il risparmio sulla spesa pubblica sarebbe del 10 per cento, cioè una decina di miliardi. Mica bruscolini, come dicono a Roma.  Per la Fmsi , la Federazione dei medici sportivi italiani, che si ritroveranno nei prossimi giorni a Catania per il loro congresso nazionale la sedentarietà deve essere introdotta dal servizio sanitario nazionale come malattia riconosciuta anche perchè appare più che provata la correlazione tra attività motoria e salute e il legame tra l’inattività e l’aumento esponenziale delle malattie croniche. Spiega il presidente Maurizio Casasco in un articolo pubblicato oggi dal Corriere dello Sport, che tale richiesta verrà fatta a breve al ministro Lorenzin affinchè la consideri una patologia da curare al pari del diabete,dei disturbi cardiovascolari e dei tumori. L’attività fisica, spiegano i medici, andrebbe prescritta come un farmaco e ciò sarebbe una vera e propria rivoluzione economico-sanitaria per il nostro Paese. Intanto, in attesa che ciò accada, siamo in una situazione a dir poco allarmante. L’indice di inattività italiano è del 54 per cento contro il 31 per cento della media mondiale e la percentuale di obesi tra i nostri giovani è del 13 per cento ed è in costante aumento. A ciò si deve aggiungere che il 22 per cento dei giovani italiani oggi è in sovrappeso. Tutto ciò non fa ben sperare per il futuro. Anche perchè in fatto di attività sportiva siamo tra i fanalini di coda della Comunità Euroepa. Più pigri degli italiani ci sono solo Malta, Cipro, Serbia e Gran Bretagna. C’è poco da star sereni…