Lo sport fa gli auguri a Mattarella
«Ventiquattr’ore di idee per lo Sport”. Ventiquattr’ore per capire, spiegare e magari decidere quale può essere il ruolo dello sport nella vita di tutti i giorni, dal punto di vista di chi lo fa ma anche ( soprattutto) dal punto di vista delle amministrazioni. Ventiquattr’ore proprio nel giorno in cui sale al Colle il dodicesimo presidente della Repubblica, quel Sergio Mattarella a cui Giovanni Malagò, presidente del Coni fa gli auguri: “I complimenti sono doverosi, di rispetto, istituzionali – dice – ci aspettiamo un presidente vicino al nostro mondo che non è solo il mondo dello sport, ma il mondo dei valori, dei giovani, della speranza”. Frasi di rito, come da copione. Frasi che vanno detto in una manfrina che sa tanto di antiche maniere da vecchia Repubblica. Altrochè rottamazione. Frasi dettate alle agenzie dis tampa prima di cominciare a parlare di sport e di ciò che deve essere. Che non sono rose e fiori. Se ne è parlato e si continuerà a parlarne per tutto il giorno, all’Oratorio Sacer di Cernusco sul Naviglio. E a correre, in questa particolare maratona, sono le idee, i sogni, con le richieste più innovative degli sportivi italiani. Convocati in oratorio dal Centro Sportivo Italiano, e dal suo presidente nazionale Massimo Achini, assieme a grandissimi campioni e dirigenti dello sport italiano, tanti ragazzi chiamati a fare proposte concrete per il loro futuro. Due colpiscono, quella dell’olimpionico di canottaggio Antonio Rossi , assessore allo Sport della Regione Lombardia e quella di Giusy Versace , campionessa paralimpica. «Dobbiamo investire nello sport come terapia: ogni euro investito nello sport vale tre euro risparmiati nel sistema sanitario- ha spiegato l’ex olimpionico di canoa Antonio Rossi e oggi assessore allo sport lombado- Bisogna ripartire dalle scuole elementari, medie e superiori, indifferentemente, perché incentivare i nostri figli a fare attività sportiva è fondamentale». e poi Giusy: «Potrebbe sembrare banale, ma penso a integrazione e accessibilità. Mi piacerebbe vedere sempre più atleti paralimpici nelle varie discipline e, allo stesso tempo, uno sport più accessibile per tutti gli atleti disabili. Società e comitati devono investire di più, per fare in modo di avvicinare un numero sempre maggiore di ragazzi allo sport, eliminando le barriere architettoniche dalle strutture». Scuola e barriere architettoniche dove siamo indietro anni luce. Dopo i convenevoli i discorsi si fanno seri. Benvenuto presidente…