Stramilano, 44anni di corsa ( e di storia)
Domenica è di nuovo Stramilano. Ma sarebbe meglio dire è sempre Stramilano. Una magia che dura ormai da oltre 40 anni e si ripete. Si perpetua nel segno di uno sport che è sì fatica ma che è diventato benessere e divertimento e può raccontare ogni angolo di questa città magari con un pizzico di malinconia se ci si gira indietro a guardare. Da piccoli, da giovani, da grandi, da genitori e da nonni ad applaudire sui lati di una circonvallazione. «Fai la Stramilano?» era e rimane la parolina magica. Ripetuta a casa, a scuola, in cortile con gli amici, tutti lì a provare ad allenarsi correndo come e dove capitava. La Stramilano è tutto ciò. Una serie di foto in bianco e nero che raccontano quasi mezzo secolo della storia di Milano. A cominciare dal latte della Centrale che tanti anni fa era sul tavolo dei ristori e che ora ha lasciato il posto agli integratori di sale e potassio. Dalle tute con le tre strisce sulle maniche che si usavano per fare ginnastica a scuola, ai body di oggi sempre più tecnici, attillati, traspiranti e leggeri come un soffio. Dalle Superga, dalle Mecap che andavano bene per tutto e anche per correre, alle scarpe ora sempre più tecniche con l’intersuola, il gel, le solette ammortizzanti, universali o per pronatori. Che forse non faranno la storia ma sono davvero tutta un’altra storia. Anche agonistica. Dalla mezza maratona milanese che oggi per darsi un tono è diventata «half» sono passati tutti i grandi del mezzofondo mondiale. Da Fava, Bordin, Poli, Cova, Pizzolato e Baldini ai grandi stranieri come De Castella, Kedir, Tanui e Tergat. Gente che ha fatto la storia di uno sport che la Stramilano ha contribuito a far conoscere e a far diventar grande. Domenica a giocarsela ci saranno tanti campioni di oggi: stessa sfida, magari un po’ più veloci. Ma ci saranno come sempre i cinquuantamila che partiranno da piazza Duomo correndo, camminando e magari improvvisando un po’. E’ il cuore vero della Stramilano. Perchè anche se quella di domenica è l’edizione numero 44, la Stramilano è un rito che si rinnova. Tutto come sempre. Con le tre gare: la Stramilano dei 50.000, la Stramilanina per i bimbi e Stramilano Half Marathon per campioni e tesserati. Con il via da piazza Duomo, la musica di radio 101, le migliaia di palloncini bianchi lungo il percorso, il passaggio da Piazza Castello, l’arrivo all’Arena Civica «Gianni Brera». Con i due colpi di cannone del Reggimento di Artiglieria a cavallo «Voloire» e le trombe della Fanfara dei Bersaglieri di Lonate Pozzolo. Con i militari dell’Esercito Italiano che si giocheranno il loro campionati. Con i runner travestiti da Superman, con la parrucca, tecnici, in tuta, preparati e improvvisati, che correranno con il loro cane. Tutto come sempre con i ristori presi d’assalto e con chi si porta anche qualcosa a casa. Tutto come sempre con i politici in prima fila, con qualche vip, con i campioni veri e quelli che se la credono. Il tempo passa e la Stramilano resta. E domenica si corre.