unnamed«Il prossimo anno l’obbiettivo principale sarà il Tour de France e poi, se starò bene, i Giochi olimpici di Rio con la maglia della nazionale spagnola…». C’è la coda fuori la spazio della ExpOne della Valtellina in via Dante per salutare Alberto Contador che domattina sarà a Bormio per provare a scalare il Gavia in una giornata di festa aperta a tutti gli appassionati. Partenza sarà tra le 9 e le 10 o alle 9.30 da Ponte di Legno, con una salita di 26 km sul versante valtellinese e di 18 km su quello bresciano. Due i percorsi per provare un po’ di brividi su una salita mitica per chi va in bici. «Sono fermo da molti giorni- spiega lo spagnolo- quindi non ho ancora deciso se pedalerò. Anche se per me sarà comunque un’ emozione. La testa non darà gli stessi ordini che dà quando si è in gara ma queste manifestazioni ti permetteono di apprezzare altre cose, come l’affettto dei tifosi con più serenità». Scalare il Gavia con Alberto Contador è per molti una possibilità unica per potersi confrontare con un atleta professionista e scoprire questo bellissimo valico alpino che, molte volte, ha rappresentato la Cima Coppi, il punto più alto del Giro d’Italia. Gavia e Mortirolo fanno parte della leggenda del ciclismo e lo spagnolo proprio su queste salite ha costruito la sua vittoria di quest’anno al Giro con una ricorsa capolavoro a Fabio Aru e Mikel Landa dopo una foratura. Ma ormai questa è storia. É già nel cassetto dei ricordi. Alberto Contador è a Milano per annunciare un pezzo importante del suo futuro. Per ufficializzare un progetto ambizioso legato alla sua Fondazione che da sempre «pedala» per raccogliere fondi e promuovere la ricerca contro e le malattie cerebrali. Un progetto che servirà a formare una nuova generazione di ciclisti con l’obbiettivo di portare il Team Fundacion Contador nel circuito del World Tour, il ciclismo che conta. «Il prossimo anno ho ancora contratto con la Tinkov-Saxo- spiega il campione spagnolo- ma tra due la possibilità che io corrra con la Fundacion c’è…». Una sfida già cominciata nelle categorie giovanili che ora potrebbe diventare più ambiziosa e che ha già trovato un paio di sponsor pronti a scommettere come Polartec e Rh+: «Per noi affiancare in questa avventura un campione come Contador- spiega Giovanni Cagnoli presidente di Rh+ è un onore ma anche uno stimolo nella ricerca e nello sviluppo dei nostri materiali. Quindi andiamo nella stessa direzione». Che poi ormai è quella di uno sport dove tecnica e materiali fanno sempre più la differenza. «Vero- spiega Contador- Ormai le gare si decidono per pochi secondi come sta succedendo alla Vuelta tra Aru e Dumoulin che hanno tre secondi di distacco l’uno dall’altro. Una differenza che può fare una bici, ma anche un casco o un capo tenico». Oggi Contador sarà a Bormio e domenica prossima correrà sempre accanto ai tifosi nella scalata del Mortirolo che si sarebbe dovuta disputare dopodomani ma è stata posticipata per il maltempo.« Il Mortirolo speciale?- sorride il vincitore del Giro- Sì speciale di sicuro ma soprattutto duro. Non posso dire quale sia la salita italiana che mi piace di più perchè su tutte le salite si fa sempre tanta fatica. Certo che la tappa di quest’anno sul Mortirolo per me è stata davvero speciale».
E saranno pià di un migliao gli appassionati che stamnattina saliranno in sella nella terza edizione della «RhxDue». Una sfida che si ripeterà domenica 20 su un altro dei leggendari passi valtellinesi, il Mortirolo, quando si correà la «La Recta Contador» ovvero «La Dritta», tracciato con pendenza massima del 25% inaugurato dallo stesso Contador. La manifestazione prevede una cronoscalata agonistica, cui è affiancato un raduno cicloturistico che partirà da Monno. E Contador ci sarà. Promesso

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