La corsa delle balene
Una corsa di dieci chilometri per far conoscere il Santuario delle balene. Dieci chilometri ma anche tre in cui potranno correre anche i meno allenati e le famiglie sulla pista ciclabile di Sanremo proprio davanti al Santuario Pelagos, l’oasi protetta di 90 mila metri quadrati in cui vivono oltre 38 mila delfini oltre 150 cetacei tra i più grandi del mondo che possono superare i 20 metri di lunghezza e le 80 tonnellate di peso. «Ed è proprio qui nel nostro mare ma nessuno la conosce- spiega Sabina Airoldi direttrice dell’Istituto Tethys di Milano che questa riserva ha voluto e creato ormai trent’anni fa- Il settanta per cento delle persone che si imbarca sulle navi da avvistamento che partono da Genova, Savona e Imperia sono straniere, vengono da Stati Uniti, Australia, Giappone…». E vengono in Liguria perchè, come dicevano già gli antichi romani, quel tratto di mare è «Costa balenae». Lo era allora e lo è oggi anche grazie a quest’oasi marina nata nel 2002 e ratificata da Italia, Francia e Principato di Monaco. «A far nascere questo progetto- racconta la direttrice di Tethys- ci diede una grossa mano Ranieri di Monaco poi dopo non pochi problemi burocratici ci fu la ratifica degli Stati. Non è una riserva naturale quindi si può navigare e pescare ma non si possono fare rumori o gare di off shore perchè i cetacei sono sensibilissimi e per loro il baccano può anche essere mortale». Così l’11 e il 12 giugno a Sanremo si correrà la «Run for the Whales» una gara ma soprattutto una charity run che servirà a raccogliere fondi per il Santuario Pelagos che fa parte di un programma più ampio che coinvolge scolaresche, bambini e adulti. Voluta da Thetys in colaborazione con Area24 e Sanremo Marathon che si occupa della parte tecnica il week end sarà un vero e proprio evento a misura di famiglie con la possibilità di correre anche una family run, di visitare mostre sui cetacei e di partecipare ad escursioni in mare con navi da avvistamento. «La corsa è ovviamente un modo per far conoscere il Santuario Pelagos- spiega Sabina Airoldi- Il ricavato sarà utilizzato per continuare a finanziare la nostra attività di monitoraggio sui cetacei che prosegue ormai da trent’anni ma servirà soprattutto per richiamare l’attenzione su questa oasi che è unica al mondo. I “Giorni della balena“ serviranno a far conoscere questa realtà alle famiglie che vorranno regalarsi un week end diverso dal solito, ci saranno eventi, giochi per i bimbi che però coinvolgeranno anche i genitori ma soprattutto ci sarà la possibilità di conscere un mondo sconosciuto anche uscendo in mare…». In mare con le barche da avvistamento per una mattinata oppure in mare con i biologi di Tethys per una settimana per affiancarli nel loro lavoro e per arrivare a qualche metro dai capodogli: «Sì la possibilità c’è – spiega la Airaoldi- perchè noi sulle nostre barche abbiano sempre una decina di posti disponibili. Ci si può informare e prenotare sul nostro sito http://www.tethys.org/tethys/it/ …Però bisogna essere davvero interessati perchè si sta in mare molto. O come diciamo noi un po’ fissati…Ma ne vale la pena».