valeI numeri a volte contano. Contano parecchio soprattutto se ai numeri sono appese le sorti di una qualificazione olimpica. E valeria c’è. L’obiettivo della vigilia era uno solo, correre la maratona di Wurzburg in Germania al di sotto dello standard di iscrizione ai Giochi di Rio, in un abbordabile 2h45:00. L’ ultima formalità necessaria a completare il percorso di selezione per l’Olimpiade. E Valeria Straneo, ha assolto il compito con cronometrica puntualità, interpretando la prova come un allenamento «lungo», coronato infine anche dalla vittoria in 2h39:50. L’argento mondiale di Mosca 2013 (ed europeo di Zurigo 2014) ha cercato un ritmo adeguato fin dal via, con le avversarie fuori gioco già al 15o chilometro. Nel finale, l’allieva di Beatrice Brossa ha saggiamente risparmiato ulteriori energie, in modo da poter tornare al più presto al lavoro in vista dell’appuntamento a cinque cerchi. «Sono soddisfatta per tanti motivi – racconta la Straneo – a cominciare dal fatto di essermi sentita molto bene in corsa. Nella prima parte mi sono piaciuta: ero in pieno equilibrio, riuscivo a muovermi con facilità sul piede dei 3:45 al chilometro; non è poco, se si considera che sulle gambe, a causa dei tanti infortuni, ho praticamente un solo mese di lavoro. Questo mi fa guardare con ottimismo alle prossime settimane». Qualche difficoltà solo nel finale: «Diciamo un pò di fatica muscolare, ma assolutamente nella norma. Ho cercato soprattutto di non forzare, in particolare nei chilometri conclusivi; in questo modo, mi basterà una settimana per recuperare e ricominciare la preparazione per i Giochi Olimpici». E lì sarà tutta un’altra storia.