ciccio

Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari sono la squadra azzurra femminile di tiro con l’arco.Punto. Né alte né basse, né grasse né magre, né belle né brutte. Spesso vincono e a volte perdono. Pochi giorni fa a Rio hanno perso. A un passo da una medaglia storica. All’ultima freccia che si è impiantata su un tre. Non c’era da aggiungere altro alla delusione. Però, per sintetizzare ciò che spesso nella titolazione di un giornale si fa fatica a farci stare, Il resto del Carlino le ha chiamate “il Trio delle cicciottelle”. Una scivolata, una gaffe cui han fatto seguito quasi subito le scuse del direttore del QS  che però non sono bastate visto che proprio oggi è stato rimosso dal suo editore con una decisione sinceramente esagerata. E che hanno aperto un caso. Anche politico: “È una vergogna che nei confronti delle donne ci siano questi atteggiamenti – ha subito detto Daniela Sbrollini, deputata del Pd e responsabile Sport del partito -. Purtroppo il sessismo trova ancora terreno fertile anche tra quanti fanno informazione”. Può essere, ma forse non solo. Perché magari potrebbero essersi offesi anche tutti quelli che con la bilancia fanno a botte, che hanno problemi seri di alimentazione, uomini o donne non fa differenza. Certo che le tre azzurre, in un’olimpiade dove guizzano i muscoli degli atleti e dove fanno bella mostra i corpi statuari di lottatori e nuotatori, con la loro normalità e con l’arco fanno qualcosa che riesce solo a una manciata di persone al mondo. E allora il messaggio, magari meglio scritto, potrebbe diventare anche un altro: le olimpiadi non sono solo un fatto di superuomini o superdonne. Ce la fa anche chi magari ha un filo di pancetta. E dalla pancetta basta scendere un po’ più in giù per fare i conti con l’altro tema caldo dell’estate olimpica che brilla per medaglie ma non per lo stile di chi le racconta. Quello dei “pacchi”, non quelli di Flavio Insinna su Rai Uno. Sono una serie di foto pubblicate da Cosmopolitan che ritraggono body e costumi dei campioni in gara. Ovviamente attillati. Ora aspettiamo le hit dei lati b delle giocatrici del beach volley, degli addominali dei judoki, dei polpacci dei ciclisti e dei bicipiti dei pugili. I Giochi sono appena cominciati…